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Cronaca

Prima Porta: porta i fiori al cimitero e scopre un furto, così le hanno rubato il bancomat

La denuncia presentata presso gli Uffici del Compartimento Polizia Ferroviaria, ha fatto quindi scattare le indagini portate avanti grazie ad alcune telecamere di sorveglianza

Si è accorta del furto mentre stava sistemando i fiori sulla tomba di un proprio caro defunto, nel cimitero di Prima Porta. Riceveva sulla propria utenza cellulare dei messaggi di testo che l'avvisavano del prelievo di contante dal proprio conto corrente, per un ammontare complessivo di 300 euro effettuato con due distinte operazioni. 

La donna, vittima, ha così deciso di tornare in auto accorgendosi che che ignoti le avevano rubato la borsa all'interno della quale erano custodite tra l'altro le proprie carte bancomat.

La denuncia presentata presso gli Uffici del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Lazio nei primi giorni di marzo, ha fatto quindi scattare le indagini portate avanti grazie ad alcune telecamere di sorveglianza. Le immagini hanno ricostruito non solo gli attimi del furto, ma anche recuperato ripreso il momento in cui l'autrice dell'atto criminale si è appropriata del contante prelevato presso un vicino sportello bancomat.

Gli ulteriori accertamenti che hanno portato alla identificazione della donna, hanno consentito di appurare che la stessa annoverava già precedenti per reati contro il patrimonio e la persona, commessi tra l'altro con identico 'modus operandi' sia per le modalità di esecuzione, che per i luoghi prescelti dove adocchiare la preda e portare a termine l'azione criminale.

Il personale operante, raccolti i numerosi indizi di colpevolezza a carico della donna, ha trasmesso il tutto all'Autorità Giudiziaria, che condividendo la tesi investigativa ha emesso a  carico della donna la misura della custodia cautelare in carcere.

La malvivente rintracciata nel pomeriggio del 23 maggio poco distante dalla stazione di Colonna, è stata condotta prima negli Uffici di Polizia e successivamente ristretta presso la casa Circondariale di Rebibbia a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.

Durante le fasi dell'esecuzione l'abbigliamento della donna ha attirato l'attenzione degli operanti in quanto indossava gli stessi indumenti e stivali con cui era stata immortalata nelle immagini estrapolate dal circuito di videosorveglianza dello sportello automatico dove è avvenuto il prelievo successivo al furto.

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