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Cronaca

Book hard per le lolite della Roma bene: in manette un fotografo

L'uomo è accusato di adescamento di minori, pornografia aggravata e prostituzione minorile. Le sue vittime hanno tra i 14 e 17 anni. L'adescamento tramite social network

Ancora minorenni, ancora la Roma dei Parioli, del Salario, del quartiere Trieste, della Roma bene, ancora uno scandalo a luci rosse. Un fotografo romano di 51 anni è finito in manette questa mattina con l'accusa di adescamento di minori, pornografia aggravata e prostituzione minorile. A disporre il suo arresto, eseguito presso il suo studio di Piazza Bologna, il Gip Giulia Proto, su richiesta del procuratore aggiunto, Maria Monteleone, e del sostituto procuratore, Cristiana Macchiusi, della Procura della Repubblica di Roma. Vittime dei suoi piani ragazze minorenni tra i 14 e i 17 anni.  

L'indagine dei carabinieri è scaturita da un'inchiesta del quotidiano La Repubblica sul fenomeno delle "baby squillo" che ha portato all'acquisizione di alcune testimonianze circa presunte attività illecite attribuibili all'agente. In base alle testimonianze raccolte il professionista, nell'esercizio della sua attività professionale, era solito proporre a giovani ragazze di età compresa tra i 14 e i 17 anni, la realizzazione di servizi fotografici di nudo in pose sessualmente provocanti, facendo credere che questo sarebbe stato l'unico strumento utile per avere un rapido successo nel mondo della moda e dello spettacolo.

I carabinieri di via In Selci, che indagano dal maggio scorso, sono riusciti ad acquisire in brevissimo tempo, "rilevanti riscontri alla fondatezza delle testimonianze acquisite". Secondo gli inquirenti l'indagato ha "posto in essere una vera e propria attività criminale "organizzata" e lungamente sperimentata".

Attenzionando il fotografo infatti è venuto fuori come fosse solito prospettare alle giovanissime ragazze, anche minorenni, che si presentavano presso la sua agenzia in cerca di lavoro, un possibile e facile successo nel mondo dello spettacolo, mediante la realizzazione di book fotografici contenenti immagini sessualmente provocanti.

Le vittime venivano individuate abilmente tra quelle disponibili ad incontrarlo all’insaputa dei genitori. Attraverso i social network veniva fatta la prima proposta e da qui, percepita la disponibilità a posare senza inibizioni in foto pornografiche, si proseguiva fino al compimento di atti sessuali nel corso delle sedute fotografiche stesse.

I reati contestati all'indagato riguardano pertanto le attività da egli svolte nel corso dei servizi fotografici in questione, effettuati con ragazze minorenni e della cui minore età egli era consapevole, tanto da aiutarle a falsificare le generalità sui documenti di identità, affinché risultassero maggiorenni in occasione della partecipazione a "casting".

Nel corso delle operazioni sono state effettuate perquisizioni domiciliari, è stato sequestrato materiale informatico ritenuto utile all'individuazione di eventuali complici dell'arrestato e lo studio fotografico ove l'indagato svolgeva la propria attività. L'arrestato si trova recluso nel carcere di Regina Coeli.

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