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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Vende fuochi d'artificio con annunci on line e sui social: sequestrati 500 'botti' illegali

Il materiale sequestrato è stato sottoposto a sequestro penale e, con l'aiuto del personale degli artificieri della Questura, è stato avviato alla distruzione proprio per l’elevata pericolosità degli artifici artigianalmente confezionati

Maxi blitz della polizia al Prenestino che ha portato al sequestro di 500 'botti' artigianali e potenzialmente micidiali. I servizi di contrasto alle illegalità nel settore sono svolti tutto l’anno, ma sono intensificati all’approssimarsi delle festività natalizie e di fine d’anno ed è proprio in tale contesto che gli agenti della Squadra Investigativa della PAS hanno portato alla luce una fiorente attività di commercio di artifizi pirotecnici pericolosi detenuti illecitamente da un venditore che non era in possesso di alcuna autorizzazione, sia per lo stoccaggio che per la vendita di materiale esplodente.

Gli agenti nelle scorse settimane avevano svolto un monitoraggio di alcuni siti internet e social network, dove venivano offerti in vendita prodotti pirotecnici, focalizzando l’attenzione su un soggetto residente nel quartiere romano di Prenestino che pubblicizzava i propri prodotti mediante foto, con le quali mostrava batterie di fuochi, petardi di grosse dimensioni e cipolle confezionate in modo artigianale, messi in vendita a prezzi vantaggiosi rispetto a quelli del mercato legale, il tutto acquistabile senza alcuna formalità.

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Dopo aver individuato il sito dove si realizzavano le illecite compravendite, gli agenti hanno notato la presenza di due persone intente nello scambio di un cartone con all’interno numerosissimi fuochi del genere proibito, rinvenendone poi altri presso l’autovettura di sua proprietà ed un altro ingente quantitativo presso il garage della sua abitazione, immediatamente sottoposto a perquisizione.

Il materiale sequestrato è stato sottoposto a sequestro penale e, con l’aiuto del personale degli artificieri della Questura è stato avviato alla distruzione proprio per l’elevata pericolosità degli artifici artigianalmente confezionati e della loro instabilità, mentre il soggetto che li deteneva è stato deferito alla Procura presso il Tribunale di Roma a cui dovrà rispondere dei reati di  detenzione e vendita abusiva di materie esplodenti.

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