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Cronaca Esquilino / Via Giovanni Giolitti

Ucciso al binario 10: nessuno si offre di pagare il funerale di Andrea

La salma della 28enne colombiana è ancora custodita all'ufficio di medicina legale del Verano. La notizia resa nota da Redattore Sociale. Continuano le indagini per scoprire il suo assassino

Lo hanno trovato morto al binario 10 dello scalo ferroviaro romano lo scorso 29 luglio. A tre giorni dall'omicidio di Andrea Oliviero, da tutti conosciuto come il trans di Termini, gli investigatori stanno ancora cercando di ricostruire come e chi ha ucciso la 28enne arrivata a Roma dalla Colombia quattro anni fa. Un omicidio che si potrebbe essere consumato la notte tra venerdì e sabato scorsi, quando Andrea Oliviero venne ucciso, probabilmente a bastonate, in un'area di cantiere dello scalo ferroviario capitolino. La storia di Andrea ha fatto il giro del web  con una videointervista in cui il trans di Termini raccontava tutte le difficoltà della vita di strada, manifestando paura per la sua incolumità. A distanza di tre giorni però ancora nessuno si è offerto di pagare il funerale di Andrea, come riportato da Redatorre Sociale. La salma della 28enne colombiana è ancora custodita all'ufficio di Medicina Legale del Verano.

Stazione Termini: trovato un cadavere al binario 10. Probabile omicidio

UCCISO A BASTONATE - Il cadavere di Andrea Oliviero è stato notato poco prima delle 8 del 29 luglio scorso da un addetto alle pulizie che lo ha trovato privo di vita in un'area interdetta al pubblico al binario 10 della Stazione Termini. Un omicidio sul quale stanno cercando di fare luce gli investigatori della Polfer, che non trovano ancora l'assassino anche per colpa del mancato funzionamento delle videocamere di sorveglianza in quel tratto di stazione.

VIDEO INTERVISTA - Andrea Oliviero che aveva manifestato le proprie paure e le proprie difficoltà in un'intervista video rilasciato meno di una settimana prima della sua uccisione. Andrea raccontava di aver lasciato la Colombia per cercare fortuna in Italia. L'impatto con Roma e con la stazione è stato però devastante. Aggredita più volte per rapina, la giovane aveva un braccio paralizzato e una gamba malmessa. Proprio quella gamba e la zoppia con cui la trascinava la rendeva particolarmente riconoscibile al popolo di Termini. Quel braccio paralizzato e quella gamba erano il ricordo di un'aggressione, finita con il furto del cellulare e del passaporto: "A Ostia un ragazzo mi ha picchiata. Sono stata sette mesi in coma". Anche per questo il suo sogno era quello di "incontrare un ragazzo con tanti soldi che mi faccia lasciare la strada perchè è troppa brutta".

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