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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Trattenuto per 36 ore e rilasciato: la storia di un fotoreporter romano tra Ucraina e Russia

Giorgio Bianchi, di Monteverde, è in Donbass per raccontare la guerra per il portale 'Girandoloni.com', un sito di geo-politica

Giorgio Bianchi è un talento della fotografia, è di Roma e vive a Monteverde. Ma per lui, fotoreporter d'assalto, l'ultima avventura tra la Russia e l'Ucraina è stata tutt'altro che serena. Entra nello staff tutto monteverdino di 'Girandoloni.com' con l'idea di contribuire con la fotografia ad un'idea nuova di informazione, ma in quei territori il rischio è sempre dietro l'angolo.

IN UCRAINA A RACCONTARE LA GUERRA - Partito per il Donbass alla metà di febbraio, al momento, si trova ancora sul campo. Collabora con 'Girandoloni.com' un portale di viaggi e geopolitica appena lanciato in rete da Giampiero Venturi. Il taglio del progetto è ironico ma serio e attendibile per i temi trattati. Le foto pubblicate qui ne sono la prova.

PREMIATO DAL 'THE GUARDIAN' - Giorgio, come racconta a RomaToday Venturi, conosce bene l'Ucraina e ha già testimoniato la rivolta di Maidan dello scorso anno con scatti premiati in diversi concorsi internazionali e pubblicati sul 'The Guardian'. Da Kiev ha quindi raggiunto in treno Kramatorsk proseguendo poi con un autobus per Donetsk, oltre la terra di nessuno. Da una parte l'esercito regolare di Kiev, dall'altra i soldati separatisti dell'autoproclamata Repubblica di Donetsk, filorussa e non riconosciuta dall'Occidente.

Le foto di Giorgio Bianchi in Ucraina



SCENARIO APOCALITTICO - Lo scenario è quello di una zona di guerra come si può vedere qui. Nonostante il cessate il fuoco, colpi di artiglieria e armi automatiche partono da entrambi i fronti. Nell'apocalisse di una città fantasma, Giorgio ha scelto di muoversi in autonomia correndo rischi inimmaginabili. È lontano dall'Hotel Ramada dove alloggiano i giornalisti stranieri più protetti, agisce e ha agito da solo, comunicando costantemente con la redazione di 'Girandoloni.com', ma capita l'inevitabile: un fotografo occidentale che si muove in autonomia alimenta sospetti.

TRATTENUTO NEL DONBASS - Il fotoreporter di Monteverde è stato trattenuto per accertamenti dai soldati del Donbass. Scatta la macchina della sicurezza e partono i controlli incrociati. Sono ore di concitazione e solo dopo 36 ore di black out tutto sembra risolversi. Anche se non bisogna mai abbassare la guardia.

RILASCIATO - I soldati si rivelano gentili e disponibili. Uno di loro passa la notte in terra per cedergli la branda. Sono ragazzi del Donbass e tengono a precisare che tra loro "non ci sono infiltrati dell'esercito regolare russo". Dopo i chiarimenti, a Giorgio viene permesso di riprendere il lavoro.

PALAZZI DISTRUTTI - E così si ricomincia. S'inoltra per le steppe del Donbass, tra il tristemente noto aeroporto di Donetsk e la città di Luhansk, raccontando qui una realtà sconosciuta. Blindati incendiati, palazzi distrutti, strade bombardate e povera gente che paga per prima il prezzo della guerra: sono lo sfondo costante di due mesi passati e illustrati con le sue foto spettacolari. 

COS'E' GIRANDOLONI – 'Girandoloni.com' è un sito di raccordo di osservazioni a tutto tondo, con particolare attenzione alla politica internazionale. Il taglio è scherzoso e disincantato. Unisce approfondimenti importanti a forme d'intrattenimento puro. Attendibilità dei contenuti e humor sono i pilastri di una redazione che si avvale di professionisti con esperienze di viaggio anche in aree disagiate e zone di guerra. In queste ore in particolare Girandoloni è presente in Ucraina, nel territorio controllato dai filorussi. L'avventura, nonostante la forte tensione, continua.  


 

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