Tassista rifila 5 euro fotocopiati ad una famiglia di turisti, mobilitazione sul web

Una corsa su due taxi da piazza Navona a piazza Venezia. Poi l'arrivo a destinazione, il pagamento del tragitto come da tassametro e la consegna del resto. Una situazione regolare, nella norma, se non fosse che fra le banconote rifilate alla famiglia di turisti, ci fossero due 5 euro fotocopiati a colori. A denunciare la truffa subita da una famiglia statunitense composta da nonno, nonna, figlia, genero e tre nipoti, una guida turistica abilitata che ha lanciato una mobilitazione sul web al fine di mettere in allarme i turisti su quanto accaduto. Tra le ipotesi quella che il conducente dell'auto bianca possa aver subito a sua volta la truffa dando il resto falso ai turisti senza rendersene conto. 

I FATTI - Secondo quanto raccontato dalla famiglia truffata alla guida turistica "I fatti - spiega a RomaToday - si sono verificati nel pomeriggio dello scorso lunedì 27 luglio quando i sette statunitensi sono saliti su due taxi. Erano le 18:30 circa e le vittime sono state accompagnate da piazza Navona a piazza Venezia. A fine corsa uno dei due tassisti gli ha dato due banconote da 5 euro fotocopiate. I poveretti se ne sono resi conto solo dopo un paio d'ore".

ATTENTI ALLA TRUFFA - "Purtroppo non hanno preso licenza o nome del taxi-  denuncia ancora la guida turistica capitolina - non lo ricordavano". "Ho parlato con altri colleghi e anche loro sono caduti dalle nuvole rimanendo stupiti di quanto successo".

SOLDI FOTOCOPIATI - Due banconote da cinque euro ben fotocopiate, difficilmente riconoscibili se non al tatto: "Stiamo dicendo a tutti i nostri clienti di fotografare la matricola dei taxi che prendono e di fare massima attenzione al resto che prendono. L'obiettivo è di informare i turisti di stare attenti a questa squallida truffa con la speranza di trovare il tassista truffatore. Fotocopiare i soldi - conclude la guida turistica abilitata - è un reato penale e questa pubblicità non fa bene alla Capitale".