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Cronaca

Il vicesindaco fa infuriare la destra romana: "Altre città ricorderanno le Foibe"

L'affermazione, nel corso di un'intervista al Corriere della Sera. Da Fratelli d'Italia a Storace, sono diverse le voci che chiedono le sue dimissioni

“Altre città ricorderanno le Foibe”. E’ scattata un’accesa polemica politica attorno alla frase rilasciata dal vicesindaco Luigi Nieri nel corso di un’intervista al Corriere della Sera in cui alla domanda del giornalista che gli chiedeva se l’amministrazione Marino continuerà a portare i ragazzi delle scuole alle Foibe Nieri ha risposto: “Roma è medaglia d’oro della resistenza, ha subito il fascismo e il nazismo, la deportazione del ghetto. E’ quella la nostra memoria”.

Voci polemiche da tutto il centrodestra. “La dichiarazione del vicesindaco è ignobile e deve essere smentita o seguita dal ritiro della delega da parte del sindaco Marino” dichiarano in una nota congiunta gli esponenti di Fratelli d’Italia, Fabrizio Ghera, capogruppo in Campidoglio, e i dirigenti romani Andrea De Priamo e Federico Mollicone. “Roma non solo accolse i profughi istriani, giuliano e dalmati in fuga dall’orrore ma esiste anche una legge dello Stato, n. 92 del 2004, che dispone l’obbligo per le scuole e le istituzioni di onorare e far conoscere la tragedia italiana degli infoibati per decenni nascosta e mistificata dalla storiografia di sinistra”.

I rappresentanti di Fratelli d'Italia, che ritengono le affermazioni di Nieri “un oltraggio”, chiedono che Marino gli tolga la delega da vicesindaco.

Parole negative anche da parte di Francesco Storace: “Ci ha intossicato il Ferragosto” ha scritto. “ Dimettiti subito, Nieri, o almeno vergognati. Con quelle parole ('altre città ricorderanno le foibè) hai offeso una comunità intera, lo Stato e la tua regione che alla Giornata del Ricordo hanno dedicato ben due leggi”.

Commenta anche l'ex sindaco Gianni Alemanno: “È assurdo pensare che la storia di Roma possa venir catalogata con orrori di serie A e di serie B. E’ ancora più assurdo che questo sia il pensiero del vicesindaco, Luigi Nieri, che considera il “Giorno del Ricordo” come una celebrazione di destra e quindi meno rappresentativa della storia della città. I martiri delle foibe istriane e l’esodo delle popolazioni giuliano-dalmate devono essere una celebrazione di tutto il popolo italiano. Nessuno vuole alimentare polemiche, ma guai al popolo che perde pezzi di memoria. Guai a chi acconsente di mettere in dubbio i valori fondamentali alla luce di un diverso orientamento politico. Se il vicesindaco Nieri ritiene non importante lasciare in eredità ai giovani una memoria condivisa, denigrando, anche solo a parole, i Viaggi della Memoria, che negli anni ci siamo impegnati a tramandare, oltraggia i tanti italiani morti infoibati e le generazioni che faticosamente combattono per mantenere vivo questo ricordo”.

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