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Flash mob delle guide turistiche a Roma

Il 14 marzo in piazza di Spagna

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

FLASH MOB DELLE GUIDE TURISTICHE il 14 MARZO ALLE ORE 17.30, PIAZZA DI SPAGNA, ROMA

DOPO LA MOBILITAZIONE NAZIONALE A POMPEI E A VENEZIA DEL 1 MARZO E DEL FLASH MOB A FIRENZE DEL 5 MARZO, LE GUIDE TURISTICHE ITALIANE CONTINUANO LA LORO PROTESTA IN PIAZZA, CON UN FLASH MOB, PER LA TUTELA DELLA PROPRIA PROFESSIONE E DEL PATRIMONIO CULTURALE ITALIANO

Il Ministero dei Beni Culturali e Turismo (MiBACT), grazie a un Decreto Ministeriale firmato il 29 gennaio scorso, impone alle guide turistiche già abilitate in Italia un ulteriore esame per esercitare nei siti (Musei e monumenti storici) per i quali è necessaria una "specifica abilitazione. Ciò significa che le guide, che già sono state sottoposte a verifica per il proprio territorio di competenza, dovranno essere di nuovo esaminate per i siti archeologici e museali in cui già esercitano e per cui è comprovata la conoscenza. Si parla di titoli e percorsi formali e informali (dei semplici corsi con rilascio di attestati ?) che faciliteranno le guide provenienti da altri Paesi della Comunità europea e i Tour operator che le assumono per esercitare la professione di guida qui in Italia. Del tutto inaccettabile che il Decreto Ministeriale permetta, in attesa dell'espletamento di tali esami, a tutte le guide turistiche europee di esercitare ovunque, anche nei siti considerati dal ministero di "particolare interesse storico, artistico o archeologico". In contraddizione con le leggi in vigore, l'Italia dei Beni Culturali diventa un Far West. Le multinazionali turistiche straniere, con le continue e pressanti pretese, mirano a sottrarre all'Italia la titolarità del suo patrimonio storico - artistico, archeologico e culturale, lasciandole solo l'onere del suo mantenimento, dettando regole, costi e leggi in nome della competitività e della concorrenza. Alle guide turistiche di altri stati membri in regime di "libera prestazione di servizi temporanea e occasionale", sarà comunque permesso di esercitare liberamente in Italia senza alcun controllo e senza aver sostenuto alcun tipo di accertamento della conoscenza del territorio, pagando poi le tasse nel proprio Paese d'origine, mentre alle guide italiane già abilitate si richiede di rifare gli esami per i siti cosiddetti "riservati". Le guide italiane si mobilitano per rivolgere un appello a chi governa e sta decidendo del futuro della categoria ma anche del turismo italiano e dell'intero patrimonio culturale! L'Italia si svende e dequalifica, così facendo, tutto il patrimonio artistico. Le "guide" provenienti da altri stati membri della Comunità europea, non sottoposte a nessun tipo di verifica delle conoscenze, non potranno che esercitare la professione in maniera superficiale e approssimativa e lasceranno a casa, chi invece vive, lavora e ama i tesori artistici italiani come i nostri professionisti, creando altri disoccupati.

LE GUIDE DICONO BASTA !!!

· BASTA perché chi deve difendere i nostri diritti e gli introiti dell'Italia sta svendendo la nostra professione e il nostro patrimonio culturale;

· NO ad un nuovo esame, per le guide abilitate in Italia, riguardante i siti di specializzazione inclusi nell'ambito di abilitazione già conseguito; non è legittimo sottoporre nuovamente ad accertamento la specializzazione già acquisita.

· NO alla svendita del nostro patrimonio culturale a chi non lo conosce e non ha superato esami pubblici di verifica delle competenze;

· TOLLERANZA ZERO per i prestatori occasionali che abusano della libera prestazione di servizi sul nostro territorio nazionale ed esercitano nei siti riservati alle guide specializzate.

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