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Cronaca

Finti poliziotti rapinavano prostitute: 5 arresti

I malviventi hanno agito in diverse regioni italiane mettendo a segno circa 50 truffe. Le vittime, quasi sempre colombiane o cinesi, venivano contattate attraverso gli annunci e avvicinate facendo finta di essere dei clienti. Una volta in casa si facevano consegnare soldi e gioielli

Cinque pregiudicati, tutti italiani, sono finiti in arresto per rapina. Fingendosi poliziotti convincevano le prostitute a consegnargli dei soldi. Circa 50 gli episodi accertati tra Trento, Roma e Brescia in quattro mesi di indagini, articolate in due diverse trance. Singoli casi in Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Veneto e Liguria. In due episodi i malviventi hanno anche consumato violenza sessuale nei confronti delle stesse prostitute rapinate.

Il modus operandi.
Individuavano le vittime attraverso annunci pubblicati sui quotidiani per poi concordare telefonicamente gli appuntamenti, fingendosi clienti. In particolare si presentavano come poliziotti esibendo falsi tesserini di riconoscimento per indurre le donne a "consentire" le falsi perquisizioni.

Le prostitute rapinate erano prevalentemente colombiane e cinesi, sfruttando in questo ultimo caso la reticenza a denunciare delle donne asiatiche. Stanziali in Lombardia hanno colpito prevalentemente nelle province di Trento e Brescia, con "trasferte" a Roma e in altre regioni d'Italia. Sottraevano alle vittime denaro contante e oggetti preziosi. A Roma sono stati interessati dalle rapine i quartieri di Centocelle, Tuscolana, Borgo, Spinaceto, Casilina e S. ippolito. In totale i malviventi hanno accumulato 6.500 euro, oltre al valore dei gioielli.

 

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