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Cronaca Ardea

Finti Cavalieri di Malta: tra i truffati anche Ramona Badescu

I truffatori concedevano cavalierati dietro versamento di somme di denaro oscillanti tra 3.000 e 10.000 euro per concedere falsi visti di soggiorno

Ci sono decine di persone truffate, tutti 'falsi ordinati', tra le vittime dell'organizzazione dei falsi Cavalieri di Malta, smantellata dai carabinieri della Capitale. In Italia la falsa organizzazione ordinava nuovi cavalieri in chiese e abbazie, soprattutto in Puglia, con tanto di cerimonie utilizzando spade e falsi costumi, anche in celebrazioni pubbliche di paese molto suggestive. Tra le vittime, che pagavano fino a diecimila euro per essere insigniti, anche Ramona Badescu, la showgirl e delegata del Campidoglio ai rapporti con la comunità romena di Roma, agenti delle forze dell'ordine e militari.

GRAN MAESTRO ITALIANO - La showgirl avrebbe ricevuto questa onorificenza da appartenenti ad una parte della falsa associazione che operava in Romania all'insaputa dei vertici italiani. Il finto Gran maestro italiano, arrestato dai carabinieri, in passato aveva denunciato in Romania, attraverso un servizio della tv romena, l'altro falso ramo dell'associazione che operava a sua insaputa dei vertici italiani. Il finto Gran maestro italiano, arrestato dai carabinieri, in passato aveva denunciato in Romania, attraverso un servizio della tv romena, l'altro falso ramo dell'associazione che operava a sua insaputa.

PROVVEDIMENTI RESTRITTIVI - I provvedimenti restrittivi anche ad Ardea, Civitavecchia e San Cesareo nei confronti di 10 soggetti ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei reati di truffa, conferimento illecito di onorificenze e decorazioni cavalleresche e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, attribuendosi falsamente la qualifica di Cavalieri di Malta. La banda vendeva falsi cavalierati a tutto spiano, trovando clienti addirittura tra ignari pubblici funzionari accreditandosi anche presso numerosi stati esteri, facendo credere di essere i veri Cavalieri di Malta. L’arte degli imitatori era così sottile che erano riusciti a ingannare diversi parroci per la concessione delle chiese per altisonanti cerimonie religiose e l’immancabile iniziazione.

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