Inventa una rapina alla propria pompa di benzina per i soldi dell'assicurazione
Il gestore del distributore di via delle Tre Fontante all'Eur denunciò di essere stato derubato di 30mila euro. Le contraddizioni del suo racconto hanno portato gli agenti sulla pista giusta
Trentamila euro. Sono i soldi che due uomini armati di pistola gli avrebbero rubato il 24 febbraio scorso ad un distributore di carburante all'Eur. Questo aveva infatti raccontato alla Polizia un gestore di distributori di carburante. Peccato per lui però che il suo racconto non ha convinto gli agenti del Commissariato Esposizione a cui il 40enne italiano si era rivolto.
LE INCONGRUENZE DEL RACCONTO - Le informazioni raccolte dagli investigatori coordinati dal dottor Giuseppe Miglionico non quadravano. Primo dato sospetto era il fatto che il gestore non avesse chiamato il 113 subito dopo essere stato rapinato.
CELLULARE A POMEZIA DURANTE LA RAPINA - In più, le verifiche effettuate e gli accertamenti effettuati sui tabulati telefonici hanno restituito dati sospetti. Nell’orario in cui lui l'uomo ha riferito di esser stato rapinato in via delle Tre Fontane, la sua cella telefonica risultava essere quella di Pomezia. Queste contraddizioni hanno dunque indirizzato gli agenti verso la pista giusta. Ben presto hanno infatti ricostruito ciò che era realmente accaduto il 24 febbraio.
LA CONFESSIONE - E a confermarlo è stato lo stesso gestore che, convocato pochi giorni fa negli uffici del Commissariato, ha deciso di confessare. La rapina non era mai avvenuta. Aveva inscenato tutto per poi chieder il risarcimento dall’assicurazione. Questa la giustificazione data alla Polizia.
LA DENUNCIA - Il risarcimento assicurativo per lui non è arrivato. In compenso il gestore si è guadagnato una denuncia per simulazione di reato. Al vaglio degli investigatori c'è comunque anche l’ipotesi di un’eventuale denuncia per truffa ai danni dell’assicurazione.
