Centocelle: scoperta coppia di fidanzatini pusher
Ricevevano ordinazioni via telefono ed effettuavano la consegna a bordo del loro Suv. La polizia ha colto in flagrante ed arrestato l'uomo e denunciato la sua ragazza. Nell'abitazione di lei, ancora minorenne, rinvenuti 10.000 euro in contanti e 14 cellulari
Redazione
09 gennaio 2009 09:54
La loro base operativa era il parcheggio della chiesa di via Duilio Ciambellotti. Qui consegnavano le dosi che venivano loro ordinate tramite telefono. Dopo vari pedinamenti e appostamenti però, gli agenti del commissariato Prenestino sono riusciti a bloccare l'attività di due fidanzatini pusher che rifornivano molti tossicodipendenti della zona di Centocelle.
Lui, ventunenne, alla vista dei poliziotti ha bloccato le portiere dell’auto per guadagnare tempo ed ingerire le capsule appena prelevate dal nascondiglio. Il ragazzo è stato arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e per detenzione e spaccio di droga. Per la ragazza, ancora minorenne, invece è scattata la denuncia a piede libero per favoreggiamento e resistenza a pubblico ufficiale.
Nel corso della perquisizione effettuata sul giovane spacciatore, gli agenti hanno recuperato 5 telefoni cellulari e circa 600 euro in denaro. A casa della sua ragazza invece, in un taschino di un giubotto, nella sua stanza da letto, sono stati ritrovati 10.000 euro in contanti e 14 telefoni cellulari, con le relative sim-card.
Secondo gli agenti i due gestivano la propria attività attraverso varie sim card diversamente intestate. Sui cellulari ricevevano le ordinazioni e nel giro di pochi minuti riuscivano ad effettuare le consegne, nella maggior parte dei casi nel parcheggio della chiesa della zona.
Lui, ventunenne, alla vista dei poliziotti ha bloccato le portiere dell’auto per guadagnare tempo ed ingerire le capsule appena prelevate dal nascondiglio. Il ragazzo è stato arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e per detenzione e spaccio di droga. Per la ragazza, ancora minorenne, invece è scattata la denuncia a piede libero per favoreggiamento e resistenza a pubblico ufficiale.
Nel corso della perquisizione effettuata sul giovane spacciatore, gli agenti hanno recuperato 5 telefoni cellulari e circa 600 euro in denaro. A casa della sua ragazza invece, in un taschino di un giubotto, nella sua stanza da letto, sono stati ritrovati 10.000 euro in contanti e 14 telefoni cellulari, con le relative sim-card.
Secondo gli agenti i due gestivano la propria attività attraverso varie sim card diversamente intestate. Sui cellulari ricevevano le ordinazioni e nel giro di pochi minuti riuscivano ad effettuare le consegne, nella maggior parte dei casi nel parcheggio della chiesa della zona.
Redazione
09 gennaio 2009 09:54
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