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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Africano / Via Asmara, 32

Un bimbo ha due mamme, alla scuola materna 'cancellata' la festa del papà

Per la 'particolare' situazione familiare di uno dei piccoli, le maestre avevano proposto di trasformare il giorno del papa in quello della primavera, ma montano le polemiche

Anche una festa, come quella del 19 marzo dedicata a tutti i padri, può diventare motivo di discussioni, più o meno civili. E' quanto sta succedendo, in questi giorni, alla scuola materna Ugo Bartolomei, nel quartiere africano. Fra i tanti piccoli presenti, c'è qualcuno che non ha il padre. E c'è anche qualcuno che si trova ad avere due madri: quella naturale e la compagna. 

Proprio dalla 'particolare' situazione familiare di un bimbo, è nato un incontro tra genitori ed insegnanti per discutere dei "festeggiamenti relativi alla ricorrenza del papà e della mamma". I maestri, dopo avere sentito il parere di una psicologa del Comune, hanno proposto di non intitolare le due feste a figure genitoriali, ma alla famiglia nel suo insieme. Oppure di 'cancellare' definitivamente la famiglia e di fare delle due ricorrenze "una festa della primavera".

Molti genitori, però, si sono indignati e hanno scritto una lettera di protesta sia al II Municipio, sia all'assessorato capitolino alla scuola. I genitori si chiedono se sia "giusto discriminare tutti i bambini, sottraendo loro un momento a cui avrebbero diritto, per non discriminarne uno solo". Per di più, le mamme e i padri in questione credono non sia "una pedagogia giusta quella portata avanti dalla scuola, che si basa su un nascondimento di un principio naturale e di una verità meravigliosa e profonda, quale quella che ogni bambino nasce dall'amore e dall'unione di una mamma ed un papà". 

I genitori contrari all'abolizione delle due feste, in pratica, chiedono che le ricorrenze non vengano toccate perchè è sbagliato nascondere ai bimbi che un figlio nasce dall'amore fra una madre ed un padre. Fra le venticinque famiglie che hanno figli iscritti alla classe interessata, però, c'è anche chi è favorevole all'abolizione delle due giornate "per non urtare la sensibilità del bimbo"

Nella delicata polemica 'festa si, festa no', non sono tardate ad arrivare le reazioni del mondo politico. "Come amministrazione non possiamo intervenire direttamente su questioni che riguardano l’autonomia scolastica - ha spiegato al Messaggero Gianluigi De Palo, assessore capitolino alla scuola e alla famiglia - ma invierò immediatamente una lettera alle educatrici e ai dirigenti scolastici, nella quale chiederò a tutti di evitare di scadere in simili prese di posizione, che hanno una valenza ideologica».

Gli hanno fatto eco Cesare Giardina e Marco Solia, Fratelli d'Italia in II Municipio: "Quella di voler privare i bambini di un’intera classe della festa del papà è una trovata tanto assurda quanto ideologica. Non si può strumentalizzare una situazione delicata di un piccolo alunno per mettere in discussione la paternità e peggio ancora la biogenitorialità, provando ad affermare pretestuosamente, sulla pelle dei bambini di una scuola materna, che esistono altre forme di famiglia differenti dall’unione stabile fra uomo e donna".

"In ogni caso - hanno continuato Giardina e Solia - noi il 19 marzo, assieme ai ragazzi del movimento giovanile di Fratelli d’Italia, festeggeremo, davanti alla fermata della metro di viale Libia, la festa del papà regalando dei braccialetti tricolore ai padri che come noi credono nell’amore per la persona, per la famiglia e per la patria”. Chissà se anche alla scuola materna Bartolomei ci sarà da festeggiare. 

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