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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Tentato sequestro a Silvio Fanella: fermati Roberto Macori, Aniello Barbetta e Giovanni Plastino

Il tentativo di sequestro, non portato a termine, risale al 29 agosto 2012. Il fermo è stato emesso dalla Procura della Repubblica di Roma

I Carabinieri del Ros e dei comandi provinciali di Roma e Potenza hanno eseguito un provvedimento di fermo, emesso dalla Procura della Repubblica di Roma, nei confronti di tre indagati, Roberto Macori, Aniello Barbetta e Giovanni Plastino, ritenuti responsabili del tentato sequestro, verificatosi il 29 agosto 2012, di Silvio Fanella, l'uomo ucciso all'interno della propria abitazione romana di via della Camilluccia il 3 luglio scorso.

I provvedimenti scaturiscono dalle indagini delegate al Ros, nel mese di dicembre, dalla Direzione distrettuale antimafia capitolina, mirate ad approfondire gli elementi incidentalmente raccolti nel corso di un'attività sviluppata dal Nucleo investigativo del comando provinciale Carabinieri di Potenza e trasmesse per competenza territoriale alla Procura di Roma.

Nonostante allora il progetto delittuoso non sia stato realizzato, in quanto la vittima viaggiava a bordo di un veicolo diverso da quello previsto, le investigazioni del Ros hanno consentito di ricostruire le dinamiche dello stesso e acquisire gravi elementi indiziari a carico dei principali autori del reato, due dei quali, Macori e Barbetta, sono stati sottoposti a fermo. Altri soggetti sono in via di identificazione.

Macori, in particolare, è emerso come il promotore del progetto delittuoso e della gestione dei relativi aspetti organizzativi, coadiuvato dalla componente deputata all'esecuzione del delitto, con cui era entrato in contatto durante un periodo di detenzione presso la casa circondariale di Frosinone. Il movente del delitto è risultato riconducibile alla disponibilità di Fanella di ingenti somme di denaro, in parte reclamate da Macori e custodite dalla vittima in qualità di cassiere del gruppo Mokbel.

Al riguardo, nell'ottobre 2013, a conclusione del processo di primo grado scaturito dall'indagine 'Broker', condotta dal Ros in direzione di un vasto riciclaggio internazionale realizzato attraverso le società Telecom Sparkle e Fastweb, Mokbel, Fanella e Macori sono stati rispettivamente condannati ad anni 15, 9, 6 e sei mesi di reclusione.

Inoltre, nel pomeriggio del 3 luglio scorso, dopo l'uccisione di Fanella, su richiesta dei Carabinieri del Ros, l'autorità giudiziaria romana ha delegato la perquisizione di alcuni immobili riconducibili al medesimo, tra cui un'abitazione nel comune di Pofi (Fr), all'interno di cui sono state rinvenute somme di denaro in valuta comunitaria e statunitense, ammontanti complessivamente a 422.000 euro, un ingentissimo quantitativo di pietre preziose in corso di stima, nonché alcuni orologi di pregio.

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