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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Prima le minacce, poi l'estorsione: la truffa dello specchietto di padre e figlio

Uno dei due truffatori aveva accusato la vittima di averlo colpito con la macchina causandogli la rottura dello smartphone

"I soldi me li devi dare subito altrimenti faccio un macello. Prendi questo c...o di bancomat e preleva". Queste ed altre le minacce utilizzate da due truffatori, padre e figlio, per convincere la vittima di una delle tante "truffe dello specchietto" a farsi consegnare 500 euro. Uno dei due truffatori aveva infatti accusato il malcapitato di averlo colpito con la macchina causandogli la rottura dello smartphone.  

La vittima si è rivolta alla Polizia di Stato che, partendo dall'esame delle immagini delle videocamere di sorveglianza presenti nella zona, ha avviato le indagini. Gli investigatori del commissariato Romanina, diretto da Laura Petroni, hanno esaminato anche una lunga serie di foto-segnaletiche di persone con un tatuaggio simile a quello descritto in denuncia e, tra queste hanno individuato il primo indagato e subito dopo è arrivata l'identificazione dell'altro complice che altri non era che il figlio.

Trasmesse le risultanze delle indagini in Procura, il Pm, collegando nello stesso procedimento un'altra truffa simile compiuta dal solo genitore, ha ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari un'ordinanza di applicazione di misure cautelari. Per il padre gli arresti domiciliari, mentre per il figlio è stato scelto l'obbligo di dimora con il divieto di allontanarsi dalla propria abitazione nelle ore notturne.  

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