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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Ostia

Ostia: nella rete degli strozzini, costretto a pagare 30mila euro ed a cedere l'auto

La vittima, messa alle strette, è stata costretta a dare ai suoi aguzzini anche la sua autovettura

E' finito nella rete degli strozzini vivendo un incubo. Vittima dei 'cravattari' un residente di Ostia che, per quasi due settimane, ha vissuto quello che è stato un vero e proprio incubo finito il 29 maggio con l'arresto dei suoi tre aguzzini, due romani ed un casertano, volti "noti" alle forze dell'ordine che però agivano in maniera indipendente, senza però essere affiliati a qualche clan locale.

Tutto è nato da una aggressione subita dalla vittima, minacciata anche con una pistola. Il racconto dell'uomo e quello dei testimoni ha insospettito gli agenti del Commissariato del Lido diretti dal dirigente Fabio Abis. Dietro dell'episodio di violenza, infatti, si nascondeva una escalation di estorsioni tanto che avevano portato la vittima anche a sottoscrivere contratti contro la sua volontà. 

L'obiettivo della banda era ottenere denaro da investire per l'acquisto, plausibilmente pretestuoso, di un locale al centro di Roma. Nel giro di 10 giorni la vittima si è vista costretta ad emettere assegni per un importo complessivo di 30mila euro ma non solo. La mancata copertura economica e la paura, ha dato avvio ad una serie di intimidazioni e di ricatti sempre crescenti e tali da indurre l'uomo a consegnare ai suoi aguzzini anche la propria auto.

Il video dell'estorsione ad Ostia

Ormai, tuttavia, la banda lo tartassava. L'uomo era in uno stato di soggezione tale che, in occasione di uno degli incontri avuto con gli estorsori, è stato obbligato all'acquisto di un dispositivo informatico portatile per la connessione ad internet con la conseguente sottoscrizione di un contratto per il traffico dati a sua firma.

Uno dei tre membri della banda ha anche tentato di indurre la vittima a sottoscrivere un finanziamento presso una agenzia della zona, per procurarsi così altro denaro. La gravità e l'incalzare delle minacce ha fatto scattare l'operazione della Polizia con appostamenti ed intercettazioni, sgominando la banda in flagranza di reato.

Le conseguenti perquisizioni hanno poi consentito di recuperare l'auto della vittima, il router e gli assegni. I tre arrestati sono attualmente reclusi presso Regina Coeli, sottoposti a custodia cautelare in carcere.

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