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Cronaca Esquilino / Via Daniele Manin

Ruba la borsa ad un amico, poi l’estorsione: “Duecento euro per riaverla”

A ritrovare la borsa ed arrestare il ladro gli agenti di polizia

Prima il furto, poi il 'cavallo di ritorno', ovvero la richiesta di una somma di denaro al derubato per riavere indietro la refurtiva. A rendere la vittima consapevole di aver subito il furto della borsa, e non di averla persa come inizialmente aveva creduto, è stato il messaggio, inviatogli da un 35enne, con il quale gli chiedeva la somma di 200 euro da lasciare in un bar a via Manin, nella zona di Termini, per avere indietro la sua borsa. 

Gli investigatori del commissariato Viminale, diretti da Fabio Abis, ai quali la vittima ha immediatamente chiesto aiuto, sono risaliti al responsabile, l’autore dell’estorsione, attraverso l’utenza del cellulare e poi, dopo aver recuperato la sua fotografia, riconosciuta senza ombra di dubbio dalla vittima, hanno rintracciato l’ostello in zona Porta Maggiore dove risultava domiciliato.

Non riuscendo tuttavia a rintracciare il giovane nell’ostello, dove i poliziotti hanno però trovato e sequestrato la pochette nera rubata, le ricerche sono proseguite monitorando soprattutto i bar frequentati dal ragazzo.

I poliziotti lo hanno così stanato nello stesso esercizio commerciale dove aveva commesso il furto. Perquisito, gli agenti hanno trovato addosso al 28enne la carta di credito della vittima oltre ad un tablet che, da accertamenti successivi, è risultato provento di un precedente furto.

L’estorsone, un 35enne, originario di Castel di Sangro è stato così arrestato  per furto aggravato, tentata estorsione e denunciato per furto. Tutto il materiale recuperato è stato invece restituito agli aventi diritto.

Nelle stesse ore gli agenti del commissariato Viminale hanno arrestato anche altri tre giovani.

Il primo, un 20enne egiziano insieme ad un 28enne gambiano sono stati arrestati in via Gioberti  per spaccio e detenzione di sostanza stupefacente. I due sono stati, infatti, trovati in possesso di hashish, un coltello e cocaina. 

Per un 25enne che ha aggredito, con una bottiglia di birra, l’agente preposto al servizio di vigilanza del commissariato Viminale, è scattato l’arresto per il reato  di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale; il polizotto è stato refertato con 3 giorni di prognosi.

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