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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Radici killer sulle strade di Ostia: un esposto in Procura su lavori e controlli 

La denuncia è firmata dagli esponenti di Fratelli d'Italia Andrea De Priamo (Comune) e Monica Picca (X municipio)

Due incidenti mortali, due vittime giovanissime, e un territorio che da troppo tempo sconta lavori mancati su strade e alberature. In X municipio l'asfalto puntellato di crepe, dossi, radici che minano la regolare andatura dei mezzi, mette a rischio la sicurezza cittadina, specie quella dei centauri. 

Da via Ostiense, dove è morta Elena Aubry, a via Cristoforo Colombo dove ha perso la vita Noemi Carrozza, alle 102 strade con limite di velocità a 30 chilometri orari, unico escamotage possibile per ridurre i sinistri, visto che mancano i soldi per rifare le carreggiate. Centocinquanta chilometri quadrati di municipio, con vie e arterie ridotte allo stremo, finiti oggi sul tavolo della Procura.

A presentare un esposto gli esponenti di Fratelli d'Italia Andrea De Priamo (capogruppo capitolino) e Monica Picca (capogruppo in X municipio ed ex candidata presidente). Che puntano soprattutto sulla manutenzione delle alberature e delle radici che spuntano dall'asfalto ai lati della strada. Sono stati fatti i dovuti interventi da parte della maggioranza M5s? Agli annunci sono seguite azioni concrete? Lo accerteranno i giudici qualora diano seguito all'esposto con un'inchiesta. Secondo quanto denunciato dal partito di Giorgia Meloni, alle allerte lanciate non sono seguite adeguate risposte. 

"Il nostro primo atto appena insediati è stato un ordine del giorno per chiedere un censimento delle buche e un intervento di messa in sicurezza delle alberature sul nostro territorio" ricorda Picca. Dai Cinque Stelle arrivarono importanti rassicurazioni su affidamenti di appalti in corso per la manutenzione dei pini del territorio e sull'emanazione a stretto giro di ulteriori bandi sempre riguardanti il patrimonio arboreo del litorale, da potare, abbattare se deteriorato, manutenere dalla chioma alle radici, quelle che a causa dell'asfalto consumato si sollevano fino a creare pericolose montagnole di cemento. Un grosso rischio, in particolare per moto e scooter. 

Lo stesso tema è stato oggetto a gennaio di un Consiglio municipale, e ancora il 22 marzo di una mozione con cui si chiedeva alla minisindaca grillina un impegno specifico per la soluzione dei problemi legati al dissesto stradale. "Non è dato sapere se nelle aree dove sono avvenuti tali gravissimi incidenti sia stato effettuato alcun monitoraggio sulle condizioni delle alberature, nè se siano stati programmati interventi per la rimozione degli apparati radicali" tuona Picca. Forte di tutta gli atti a cui non sarebbero arrivate le necessarie risposte. Sarà il Pm a decidere se andare a fondo per accertare eventuali responsabilità. Intanto dalla minisindaca Di Pillo, pochi giorni fa, è arrivata la proposta-provocazione: non si riesce a intervenire su via Ostiense (di competenza comunale)? Si chiuda alle due ruote, in attesa di interventi seri.

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