Piazzale Dunant: esplosione in una galleria dei servizi, coinvolti 3 operai. Uno è grave
L'esplosione poco dopo le 8. A restare feriti tre lavoratori, estratti vivi dai vigili del fuoco intervenuti sul posto con tre squadre. Uno degli operai è grave: ha ustioni sul 70% del corpo e rischia la vita
Esplosione a Piazzale Dunant questa mattina poco dopo le 8.00. Tre operai, in quel momento impegnati in lavori all'interno di una galleria dei servizi (cunicoli nei quali di solito si trovano cavi telefonici, elettrici, gas ndr), sono rimasti feriti. I tre lavorano per una ditta esterna che stava effettuando dei lavori nella galleria dei servizi dell'Acea. Particolarmente gravi le condizioni di uno di loro, un operaio polacco di 56 anni, attualmente in pericolo di vita.
Sul posto sono immediatamente accorsi i vigili del fuoco con tre squadre. Gli operai sono stati estratti vivi da una profondità i 4-5 metri. Il più grave è stato trasportato all'ospedale Sant'Eugenio. Dalle informazioni raccolte l'uomo, un 56enne polacco, ha riportato ustioni sul 70% del corpo. In codice verde gli altri due, portati al vicino San Camillo da dove sono stati dimessi poche ore dopo.
LA TESTIMONIANZA - Un residente che per caso si trovava a passare di lì ha raccontato la scena: "Quando sono passato l'esplosione si era appena verificata. Ho visto un operaio sdraiato a terra, immobile, non aveva più la pelle. Le fiamme gli avevano consumato i vestiti, ma lui non si lamentava neanche".
USTIONI SUL 70% DEL CORPO - Come dicevamo l'operaio polacco ha riportato ustioni di terzo grado sul 70% del corpo. Attualmente si trova ricoverato nel reparto di Terapia intensiva al Sant'Eugenio, un ospedale specializzato. Gli altri due coinvolti invece, due italiani di 54 e 59 anni, sono stati dimessi dal San Camillo con prognosi di pochi giorni. Avrebbero riportato solo lievi lesioni alle braccia per cercare di salvare il loro collega, tirandolo fuori dalla galleria di servizi in cui erano. Il tutto e' avvenuto intorno alle 8.
LE PRIME IPOTESI - In base a quanto si è appreso dai vigili del fuoco sul posto, a provocare l'esplosione potrebbe essere stata una bolla di gas formatasi all'interno di una tubatura dell'acqua. L'innesco che ha portato all'esplosione sarebbe colpa di una lampada.
Sul posto i vigili del XII Monteverde che stanno regolando la viabilità nella zona.
L'ASSESSORE OZZIMO - L'episodio è stato commentato dall'assessore capitolino al Lavoro Daniele Ozzimo: "Seguo con apprensione le notizie che arrivano dall'ospedale Sant'Eugenio, in cui è ricoverato il più grave dei tre operai coinvolti questa mattina nell'incidente sul lavoro in zona Monteverde ed esprimo la mia personale vicinanza ai familiari. "La sicurezza nei luoghi di lavoro rappresenta un valore da tutelare e questi drammatici incidenti dimostrano che c'è ancora molto da fare per garantirla. E' per questo motivo che dall'inizio dell'anno, Roma Capitale ha incrementato l'attività di ispezione e controllo che l'Osservatorio sul Lavoro svolge all'interno di cantieri edili e stradali di opere pubbliche presenti sull'intero territorio capitolino. Lo stesso Osservatorio fa attualmente parte di un gruppo di ricerca, coordinato dall'Inail, che studia nuove forme di prevenzione per i cosiddetti 'lavori in ambienti confinati', vale a dire lavori in cui, come nel caso dell'incidente di questa mattina, in caso di pericolo non c'è immediata possibilità di fuga".
LE DICHIARAZIONI DI NIERI - "È un incidente drammatico - racconta Nieri - l'operaio ha ustioni sul 68% del corpo e ora è intubato. All'ospedale è arrivato lucido, tanto da aver spiegato alla dottoressa che lo ha preso in cura la dinamica dell'accaduto. Dopo aver usato uno strumento per rilevare la presenza del gas, che avrebbe dato esito negativo, l'uomo è sceso nel tombino per effettuare un'altra misurazione, accendendo un altro rilevatore: a quel punto è avvenuta l'esplosione". Il ricoverato, ha rivelato, "è di Monterotondo, e la sua famiglia è stata avvisata".
