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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Appio Latino / Via Tuscolana, 650

Esplosione Arco di Travertino: "Due sciacalli nella notte per rubare nella mia casa sventrata"

Il racconto di una delle inquiline del palazzo di via Tuscolana 650, colpito la scorsa settimana da una violenta esplosione: "Messi in fuga dai residenti"

Prima l’esplosione nel bel mezzo della notte che ti toglie il sonno e anche la casa. Poi il buco enorme nelle mura della tua palazzina che ha reso vulnerabile l’interno con “tutte le tue cose”, a ‘disposizione’ di ladri e incursioni di sciacallaggio. Stiamo parlando della palazzina di via Tuscolana 650, nella zona di Arco di Travertino. Otto giorni fa un’esplosione imponente è stata  innestata da alcuni ladri dopo un furto al bar al pianterrenno dello stabile. 

Come denuncia una delle inquiline nella notte tra venerdì e sabato due ladri avrebbero tentato di entrare nell’appartamento ‘sventrato’ ma la prontezza dei residenti li avrebbe fatti fuggire. Scrive la donna: “Di nuovo delle ombre, due uomini cercano di entrare uno nel bar, l'altro  in quello che resta dell'appartamento risucchiato dalla voragine. PANICO, PANICO , PANICO... I condomini si dividono e rincorrono i due sciacalli, viene avvisata la pattuglia della finanza e mentre uno riesce a sfuggire, l'altro viene fermato al semaforo di Portafurba e consegnato ai finanzieri”.

La paura cresce: “Di nuovo proiettata nel film degli orrori, non solo non ho più una casa, ma quel po' che vi rimane, fatto di album di fotografie di tempi felici oramai lontani, i mieie trucchi, i miei vestiti invernali..potrebbero essermi strappati da altre mani infami, da altra gente cattiva che non ha scrupoli che non ha un cuore, un'anima. Rimango li fuori e si risentono dei rumori. Chiamiamo  i carabinieri che controllano tutti i piani dell'edificio. Ma è solo un rumore di assestamento, rimangono con noi  tentano di rassicurarci e dopo qualche ora passa un'altra volante a farci compagnia”.

Arco di Travertino: esplosione in una palazzina di via Tuscolana

La donna non può fare altro che ricordare con nostalgia il suo appartamento. “Via tuscolana 650: "mamma se ti perdi devi ricordarti di dire questo, cosi qualcuno ti riporterà a casa" cosi mi dicevano i miei da bambina, ma ora? Mamma, papà, cosa c'è in via tuscolana 650? Dove è la mia casa? Siamo qui giù in cortile, solidarietà da parte degli altri condomini di Villa delle Rose, sembra quasi la festa del vicino, come quelle che facevamo anni fa; ci portano la pasta, il caffè, si parla, ma gli occhi sempre puntati verso di te mio caro palazzo, quante volte sono entrata ed uscita da quel portone che adesso non c'è più, la foto del primo giorno delle elementari, il mio primo bacio, il giorno della mia laurea. Ad un tratto vengo richiamata dai miei lontani ricordi e catapultata nella realtà piu' nuda e cruda”. 

Il tentativo dei ladri, i condomini che si organizzano per difendere il palazzo sventrato. “Sono passati sei giorni e con questa notte siamo ad una settimana, mai avevo visto così tanta solidarietà tra di noi, persino chi dorme nelle palazzine accanto  scende per farci compagnia, per offrirci del caffè. Si distendono nei loro letti, alzo gli occhi, guardo dritto verso l’edificio e solo allora vorrei gridare al sindaco. Marino cosa c'è in via Tuscolana 650?”.

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