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Cronaca Albano Laziale

Scandalo ad Albano: assunzioni in cambio di voti, sequestri e perquisizioni

Il reato ipotizzato è quello di concorso in corruzione elettorale. I carabinieri hanno perquisito un consigliere comunale di maggioranza, della "Volsca Ambienti e Servizi spa" e della "Job Italia spa"

Albano Laziale si è svegliata con un nuovo scandalo destinato a generare un terremoto politico. Nelle prime ore della mattinata odierna i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Castel Gandolfo (RM) hanno dato esecuzione a Roma, ad Albano Laziale e a Velletri, ad un decreto di perquisizione e sequestro emesso dalla Procura della Repubblica di Velletri nei confronti di un consigliere comunale di maggioranza, della “Volsca Ambienti e Servizi spa” e della “Job Italia spa”. Il reato ipotizzato è quello di concorso in corruzione elettorale.

Le indagini – coordinate dal Procuratore della Repubblica di Velletri Francesco Prete e dal sostituto Giuseppina Corinaldesi ed effettuate dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Castel Gandolfo – sono iniziate a ridosso delle ultime elezioni amministrative indette ad Albano Laziale (quelle del 31 maggio 2015, con successivo ballottaggio del 14 giugno che ha portato alla rielezione del sindaco Nicola Marini). A portare all'avvio delle indagini alcuni esposti pervenuti ai militari. 

Gli accertamenti condotti hanno permesso di rilevare che alcuni esponenti dell’attuale Amministrazione comunale, attraverso il coinvolgimento dell’agenzia di lavoro interinale “Job Italia spa”, avrebbero fatto assumere circa 40 persone residenti nel comune di Albano Laziale (le quali figurano direttamente e/o vantano parentele strette con altrettanti candidati nelle liste che sostenevano il sindaco uscente poi rieletto) presso la società “Volsca Ambiente e Servizi spa“, interamente partecipata dai comuni di Albano Laziale, Velletri, Lariano ed Anzio. 

Obiettivo delle assuzione quello di ottenere il sostegno per la competizione elettorale relativa al rinnovo della giunta comunale. I voti in questione avrebbero fatto la differenza, condizionando l’esito del ballottaggio.    

Al vaglio dell’Autorità Giudiziaria sono ora le posizioni di altre persone che, a vario titolo, avrebbero favorito le assunzioni, tutte a tempo determinato e di durata limitata al periodo immediatamente successivo all’esito delle votazioni.

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