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Cronaca Tor Bella Monaca

“E' un assassino deve morire”: rabbia ai funerali di Igino Cecchi

Una nipote del 58enne ucciso a borgata Finocchio, in lacrime, si è lasciata vincere dalla rabbia: “E' un assassino, deve pagare, deve morire". Molti gli studenti del liceo dove lavorava l'uomo presenti

Si sono svolti oggi presso la chiesa di Santa Rita da Cascia a Tor Bella Monaca i funerali di Igino Cecchi, il 58enne ucciso mercoledì scorso da un pirata della strada. Rabbia e commozione hanno preso il sopravvento tra i tanti presenti alla cerimonia.

“Non chiedo vendetta ma giustizia. Il perdono sarebbe stato possibile solo se si fosse fermato a prestare soccorso": questa una delle frasi pronunciate da una nipote del collaboratore scolastico del Liceo Scientifico Edoardo Amaldi. Tanti gli studenti della scuola presenti alla cerimonia, tutti con le lacrime agli occhi.

La nipote ha ricordato lo zio definendolo “una persona solare”. La ragazza ha poi aggiunto che “se al suo posto ci fosse stato il parente di un magistrato le cose sarebbero andate diversamente perché questo assassino non ha fatto nemmeno un giorno di carcere", riferendosi alla decisione di concedere i domiciliari all'uomo. 

"Il cristiano si affida a Dio ma, come cittadino, chiede che vengano maggiormente tutelati i diritti di tutti necessari per la convivenza sociale perché si abbia la percezione di vivere in uno stato di diritto", ha poi detto il parroco.

L'altra nipote di Igino, Maria Luisa è scoppiata in lacrime e, tra i singhiozzi, ha gridato: "E' un assassino, deve pagare, deve morire". Poco prima che la bara lasciasse la chiesa la cognata del defunto ha avuto un malore.
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