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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Camilluccia / Via Maria Pezze Pascolato

Duplice omicidio a Monte Mario: uccide il figlio e la moglie, poi si costituisce

La tragedia in via Maria Pezzé Pascolato. Ad uccidere il figlio 36enne e la donna di 64 anni Sergio Ruggeri che si è poi costituito alla polizia

Tragedia familiare a Monte Mario dove un uomo di 76 anni ha ucciso la moglie ed il figlio e si è poi costituito alla polizia. Il duplice omicidio nel cuore della notte del 9 aprile quando Sergio Ruggeri, ha prima ammazzato Alessandro, il figlio 36enne disabile, soffocandolo con un cuscino per poi impugnare un'arma e uccidere la moglie, Maria Teresa Faravelli, di 64 anni. L'assassinio si è consumato in un comprensorio al civico 71-72 di via Maria Pezzé Pascolato.

Monte Mario: duplice omicidio in via Maria Pezzé Pascolato

COSTITUTITO ALLA POLIZIA - All'alba di questa mattina l'uomo ha quindi chiamato il 113 e si è costituito. Sul posto sono giunte le pattuglie delle Squadre Volanti che hanno rinvenuto i due cadaveri nell'appartamento e tratto in arresto Sergio Ruggeri, ora ascoltato dagli inquirenti. In via Pascolato anche la scientifica per i rilievi del duplice assassinio.

ASCOLTATO DAGLI INQUIRENTI - Ancora incerta la dinamica e le motivazioni che hanno determinato la tregedia familiare. Secondo quanto riferito dal 76enne agli investigatori il motivo del gesto sarebbe legato alle difficoltà di gestire la situazione familiare con il figlio disabile e la moglie malata. Un fardello che l'uomo non avrebbe saputo reggere arrivando a compiere l'insano gesto di questa notte.

VICINI INCREDULI - Un duplice omicidio in relazione al quale i vicini di casa ancora non si riescono a dare una spiegazione. L'appartamento di via Pascolato è all'interno di un comprensorio chiuso al termine della strada senza uscita. Un quartiere a ridosso di via del Forte Bravetta dove tutti i giorni i vicini incrociavano Alessandro Ruggeri, molte volte a passeggio con la sua carrozzina assieme al padre Sergio. "Ancora non ci credo - le parole di Giulia, una vicina di casa - lo incontravo tutti i giorni mentre portavo a spasso il cane. Due bravissime persone che non mancavano mai di salutare e di fermarsi a scambiare due coccole con il mio cane. Mi dispiace tanto, non avevo mai avuto la sensazione che ci potesse essere dei problemi".

DEPUTATA ARGENTIN - Residente nella stessa zona la deputata del Pd Ileana Argentin che in una nota stampa scrive: "Ho appena letto la terribile notizia della morte di Alessandro e Maria Teresa. Mamma e figlio uccisi dal marito Sergio”. “La famiglia abitava a 300 metri da casa mia - scrive la parlamentare Democratica -, tutti i giorni vedevo Sergio che spingeva la carrozzina di Alessandro per fare una passeggiata e trovare un momento di socializzazione con l’esterno".

FAMIGLIA LASCIATA SOLA - Un duplice omicidio che non trova giustificazione ma che forse si poteva prevenire: "Una famiglia come tante altre con l’unica differenza di avere un figlio disabile. Questi genitori - scrive ancora Ileana Argentin - si sono battuti molto per l’inserimento del ragazzo che veniva supportato dalla cooperativa di assistenza del municipio. Erano comunque troppo soli”. “Il gesto del padre - sottolinea la deputata del Partito Democratico - non trova giustificazione, ma mai dire mai. La disabilità, a volte, fa la differenza quando nessuno ti stende la mano. La mamma del ragazzo era fortemente depressa e la loro solitudine accompagnata da malinconia non gli ha permesso di farcela. Un omicidio non si giustifica mai, tanto meno due, ma non mi sento di indicare a dito quell’uomo come un assassino. C’e chi ci poteva pensare prima, soprattutto i servizi territoriali e il quartiere. Eravamo veramente in pochi a parlare e condividere qualche minuto con questo ragazzo”.

PRELUDIO ALLA TRAGEDIA - “Ognuno di noi - conclude l'Argentin - dovrebbe pensarci un pò di più e rendersi conto che la diversità a volte è preludio di tragedia, se non c’è solidarietà".


 

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