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Cronaca Ardea

Ardea: spacciatrici e allevatrici di tartarughe protette, due arrestati

Trovate in casa con cocaina e 8 tartarughe di età compresa tra i 2 e i 25 anni, tutte appartenenti a una specie protetta e con un valore di mercato di 3.500 euro

Una donna di 42 anni e la sua domestica romena di 40 sono state arrestate ad Ardea per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Le due donne, entrambe incensurate, erano sospettate da tempo per questo i carabinieri hanno cominciato a pedinarle.

I militari, avuto il sentore delle attività illecite delle donne, hanno deciso di seguirne gli spostamenti fino a ieri, quando è dscattato il blitz nell’abitazione della 42enne, ubicata ad Ardea: la perquisizione ha permesso di sequestrare una decina di grammi di cocaina, suddivisi in singole dosi, e la somma di circa 2.000 euro in contanti, ritenuta provento dell’attività illecita.

La proprietaria di casa, inoltre, è stata denunciata a piede libero con l’accusa di detenzione non autorizzata di animali di specie protetta: mentre erano a caccia di droga, infatti, i Carabinieri hanno rinvenuto in una dependance attigua all’appartamento 8 tartarughe di età compresa tra i 2 e i 25 anni, tutte appartenenti alla specie “Hermanni” e con un valore di mercato che si aggira intorno ai 3.500 euro. Le testuggini più piccole erano custodite in una teca. mentre le più grandi in un vascone di plastica, tutte rigorosamente sprovviste della relativa certificazione. Al termine degli accertamenti, le tartarughe sono state sequestrate ed affidate in custodia ad un centro di recupero di fauna selvatica di via della tenuta di San Cesareo, a Roma, mentre le due donne sono state associate nelle rispettive abitazioni agli arresti domiciliari, in attesa di essere giudicate con rito direttissimo.
 
Non si tratta del primo recupero di tartarughe che i Carabinieri effettuano nel comune di Ardea: una ventina di giorni fa, a poca distanza fra l’altro da dove sono state rinvenute queste ultime, furono sequestrate altre 53 testuggini, di varie specie, per un valore di mercato che ammontava ad oltre 30.000 euro. Le indagini dei Carabinieri aiuteranno a  capire se esista o meno un collegamento fra la detenzione dello stupefacente ed il possesso delle tartarughe.
 

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