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Cronaca Piazzale Don Luigi Sturzo

Rischia di soffocare con un pezzo di pomodoro: salvata da ristoratore eroe

A voler ringraziare il titolare del bar tavola calda dell'Eur una donna di 52 anni: "Ho pensato di morire"

"Ti pago il conto del pranzo ma per avermi salvato la vita penso non ci sia prezzo". Così una donna di 52 anni si è rivolta al titolare di un bar tavola calda all'Eur dopo che lo stesso le ha salvato la vita con la manovra di Heimlich, ovvero la tecnica di primo soccorso per rimuovere una ostruzione delle vie aeree. A voler rendere pubblico il coraggio del suo "angelo eroe" Claudia Finocchi che racconta a RomaToday come Mirko, titolare di un bar tavola calda di piazzale Don Luigi Sturzo  15 le abbia salvato la vita.

"Il mio angelo si chiama Mirko - racconta Claudia -  il proprietario del locale situato nell'ex palazzo della DC all'Eur. Ci conosciamo da una vita, ha visto crescere mio figlio che oggi ha 24 anni. E' proprio con mio figlio che stavo pranzando intorno alle 14,20. Un piatto di insalata con tonno, pomodori e mozzarella. Un maledetto spicchio di pomodoro, mi è andato di traverso aderendo alla trachea. E' stato un attimo. Non riuscivo più a respirare, per quanti sforzi facessi l'aria non passava più. Mi sentivo mancare ed ho pensato che modo stupido di morire, perchè ero certa che fosse giunta la mia ora"

Il precedente: salvato con la manovra di Heimlich da un turista romano 

Oramai impossibilita a respirare la donna si alza in piedi, ma non riesce a parlare né tantomeno a spiegare cosa abbia. "Riuscivo solamente ad indicare la mia gola", raccomnta ancora la 52enne residente nella zona del Divino Amore. "Ricordo solo la voce di Mirko che urlava "Clà che hai fatto?" ma già mentre lo domandava aveva capito, ed è subito intervenuto con la manovra di Heimlich". Poi la fine del soffocamento "con il pomodoro assassino schizzato fuori dalla mia bocca. Stavo malissimo ma ero felice, avrei potuto morire". "L'unica cosa che sono riuscita a fare è stata abbracciarlo e scoppiare in un pianto liberatorio". 

"Non potrò mai ringraziarlo abbastanza. Vorrei fare qualcosa ma non so cosa, in fondo, come si può contraccambiare chi ti ha salvato la vita? Mirko fa parte di quel mondo di eroi silenziosi che non fanno rumore e che in silenzio e senza fare proclami sanno salvare una vita. Gli sarò riconoscente per sempre di quello che ha fatto"

Quarantaquattro anni, romano, l'angelo di Claudia è il titolare di Mirko Srl e racconta al nostro portale d'informazione cosa ha pensato quando ha visto la sua amica, nonchè cliente, soffocare. "Ero seduto al tavolo con loro, parlavo con il figlio che ho visto crescere - racconta a RomaToday -. Ad un certo punto ho visto Claudia in difficoltà diventare tutta rossa. Non respirava e non riusciva a parlare". Senza pensarci su un attimo "ho messo in atto quanto ho imparato ad un corso di disostruzione frequentato qualche anno prima e non ci ho pensato un attimo, ho attuato la manovra di Heimlich e sono riuscito a farle uscire il pomodoro dalla gola". 

Soddisfatto per aver salvato una vita umana Mirko però non si loda, anzi: "E' stato solo grazie a Dio che sono riuscito a salvargli la vita. Ho fatto semplicemente quello che andava fatto e sono felice di poter raccontare una storia a lieto fine

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