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Cronaca Ostia / Via delle Azzorre

Ostia: figlia appicca incendio nella casa della madre, morta 80enne

Arrestata la figlia della donna. Il rogo in un appartamento di via delle Azzorre ad Ostia

È rientrata nella casa che la figlia aveva appena incendiato e lì ha trovato la morte. La tragedia si è consumata alle case popolari di Ostia. La vittima è una donna di 80 anni, trovata carbonizzata dai vigili del fuoco una volta spento l'incendio. A finire in manette la figlia dell'anziana, una 50enne con problemi psichiatrici, già denunciata dalla vittima ai carabinieri lo scorso 25 gennaio per condotte vessatorie nei confronti della mamma. 

La tragedia familiare ha cominciato a prendere corpo intorno alle 19:00 di sabato 23 febbraio in seguito ad un incendio appiccato dalla 50enne in un appartamento al secondo piano di una palazzina posta al civico 312 di via delle Azzorre. Un vasto incendio che ha richiesto l'evacuazione di dodici persone ed in conseguenza del quale sono rimasti lievemente intossicati due coniugi che vivono nella casa che si trova al terzo piano dello stabile. Salvato il cane che si trovava nell'appartamento andato a fuoco. 

Spento l'incendio, messi in sicurezza i residenti dei 12 appartamenti dell'immobile popolare, carabinieri e polizia hanno cominciato le indagini per ricostruire l'accaduto. Ascoltando i testimoni questi hanno riferito di aver visto la figlia della donna allontanarsi da via delle Azzore subito dopo l'incendio. 

Incendio Ostia 23 febbraio 2019

La vittima, una donna di 80 anni nata a Torre del Greco, in provincia di Napoli, al momento in cui la figlia ha appicato l'incendio, era invece fuori casa. Una volta notato il rogo è rientrata nell'appartamento, forse per recuperare alcuni oggetti personali o per provare a spegnere il principio d'incendio, ma è stata soffocata dal fumo per poi morire carbonizzata nell'anticamera dell'interno 8 dello stabile.

Ricostruiti i fatti i carabinieri della Compagnia di Ostia e quelli del Commissariato Lido di Polizia hanno cominciato le ricerche della figlia della donna. Sono poi stati i militari del Nucleo Radiomobile lidense a ritrovarla, intorno alle 2:00, mentre camminava in stato confusionale in via delle Baleniere.

Accompagnata in caserma, la donna non ha saputo fornire indicazioni sull'accaduto ai carabinieri. Ricostruito l'accaduto gli investigatori l'hanno arrestata con le accuse di "incendio" e "morte come conseguenza di altro delitto", riconoscendo il fatto che la donna volesse sì appiccare l'incendio ma presumibilmente senza ledere alla mamma, in quel momento fuori da casa. La figlia della vittima è stata poi associata nel carcere di Rebibbia. 

Identificato il corpo della vittima, la salma dell'80enne è stata messa a disposizione dell'Autorità Giudiziaria che ne ha disposto l'autposia. Le tredici persone evacuate dallo stabile, momentaneamente inagibile per cause igieniche, ovvero la presenza dell'acqua utilizzata dai soccorritori e di fumo nello stabile, sono poi state assistite dai volontari della Protezione Civile di Roma. Le stesse sono poi state alloggiate in un hotel messo a disposizione dall'amministrazione comunale. 

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