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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Dal 1 novembre stop ai motorini Euro 1: cresce la protesta

Autoveicoli e ciclomotori Euro 1 non potranno entrare più nell'Anello Ferroviario dal 1 novembre 2012. Proteste e polemiche

Dal 1 novembre 2012 gli autoveicoli a benzina "Euro 1", quelli diesel "Euro 2", i ciclomotori e i motoveicoli a due, tre e quattro ruote a 2 e 4 tempi "Euro 1 non potranno più entrare e circolare all'interno di quell'area della città denominata Anello Ferroviario.

Il provvedimento coinvolgerà anche i residenti nell'Anello Ferroviario. Dal divieto resteranno invece esentati i veicoli con contrassegno disabili e i mezzi a metano e gpl.
L'ingresso e la circolazione nell'Anello Ferroviario sono già vietati, in modo permanente, alle seguenti categorie di veicoli: autoveicoli benzina Euro 0; autoveicoli diesel Euro 0 ed Euro 1;     ciclomotori e motoveicoli a due, tre, quattro ruote 2 e 4 tempi Euro 0; tricicli e quadricli diesel Euro 1.

Dal divieto sono sempre esentati i veicoli con contrassegno disabili e i mezzi a metano e gpl.   


LA PROTESTA - Il Coordinamento Italiano Motociclisti, associazione per la tutela dei diritti degli utenti di motoveicoli, giustamente solleva la questione della prossima interdizione alla circolazione nella zona "Anello Ferroviario" del comune di Roma, per i motoveicoli Euro1.
Il CIM ha scritto una lettera al Comune di Roma che ci pare doveroso pubblicare per porre all'attenzione dei lettori una scelta scellerata, che non risolve i problemi di viabilità della Capitale, ma anzi li aggrava pesantemente.

LA LETTERA - Utilizzo di moto e scooter 'Euro 1' nel centro urbano di Roma
Dal prossimo primo novembre 2012, per decisione dell'Amministrazione Comunale di Roma, i ciclomotori e i motoveicoli "Euro 1", senza distinzione alcuna tra due e quattro tempi, non potranno più entrare e circolare all'interno di quell'area della città di Roma denominata "Anello Ferroviario".
Andranno quindi a far compagnia degli "Euro 0", per i quali la zona era già "off limits", insieme agli autoveicoli a benzina "Euro 1" e a quelli diesel "Euro 2". Il provvedimento coinvolgerà anche i residenti nell'Anello Ferroviario. Dal divieto resteranno esentati solo i veicoli con contrassegno disabili e i mezzi a metano e gpl.
Tra auto e moto definite come 'Euro 1' c'è un abisso, ma evidentemente gli amministratori capitolini non ne tengono conto o non ne sono a conoscenza:
- le auto omologate come 'Euro 1' sono state le prime, a partire dal 1993, obbligate a montare il catalizzatore, e sono state commercializzate fino al 1997, con l'arrivo delle 'Euro 2';
- l'obbligo di rispettare la normativa 'Euro 1', per i motoveicoli, è entrato in vigore nel 1999, e questi sono stati commercializzati fino al 1° luglio 2004.
Con questa decisione, quindi, la Giunta Alemanno impedirà la circolazione di ciclomotori, moto e scooter che non hanno neppure dieci anni. Una scelta che il Coordinamento Italiano Motociclisti giudica assurda e sciagurata, l'ennesima dimostrazione, da parte della classe politica chiamata ad amministrare la Cosa Pubblica, di incapacità a comprendere le necessità e la vita di tutti i giorni di milioni di Cittadini alle prese con una crisi che ne riduce capacità di risparmio e possibilità di spesa.
Ricordiamo che un recente studio dell'Università belga di Leuven, ha dimostrato scientificamente che, nelle aree urbane, se il 10% degli automobilisti decidesse di usare un veicolo a due ruote (moto o scooter) gli ingorghi si ridurrebbero del 40%, limitando quindi drasticamente tempi di percorrenza, inquinamento, utilizzo degli spazi pubblici quali i parcheggi.
Grandi città europee, ad esempio Londra, o italiane, come Milano, per questo motivo hanno esentato moto e scooter dal pagamento del ticket per l'ingresso nei centri urbani. La Giunta Comunale di Roma va controcorrente, punendo e disincentivando l'utilizzo dei veicoli a due ruote. Una scelta incomprensibile, punitiva, che creerà ovviamente più traffico ed inquinamento. E ancora più disparità tra chi ha la disponibilità di denaro per comprare un motoveicolo nuovo e chi dovrà definitivamente rinunciarvi.
Per questi motivi, il Coordinamento Italiano Motociclisti, chiede che venga data spiegazione in base a quale principio si ritenga che il blocco della circolazione dei motoveicoli Euro 1 possa portare dei benefici, e chiede inoltre l'immediata modifica di questa ordinanza lasciando la possibilità di circolazione ai motoveicoli Euro 1.

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