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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Papa Ratzinger lascia il Pontificato: i commenti da Borgo

Dai titolari dei ristoranti della zona ai turisti sono tanti i commenti e le voci che si levano dal quartiere

E fra tanti commenti del mondo politico e istituzionale anche i residenti di Borgo Pio dicono la loro sulla decisione del Papa di lasciare il Pontificato. "Mi dispiace che se ne vada, che non resti a fare il Papa". Lo afferma il titolare di un caffé a pochi passi dall'abitazione dell'allora cardinale Ratzinger in piazza Leonina. "E' venuto qui a prendere qualche volta il caffé quando era cardinale - spiega - è sempre stato una persona abitudinaria, usciva verso le 16.30-17.00, faceva una passeggiata, era sempre molto riservato, solitario, come preso nei suoi pensieri. Non dava molta confidenza, ogni tanto prendeva qui il caffé ed era cordiale la sua riservatezza. Mi farebbe piacere che tornasse a vivere qui ma non ci credo molto".

Una donna che abita nello stesso palazzo dove viveva Ratzinger da cardinale, aggiunge: "Mi spiace, era un grande Papa e temo che quelli che verranno non sapranno governare la chiesa. Ci vuole ora un Papa giovane tra i 50 e i 60 anni, soprattutto italiano e non straniero. Ratzinger quando era cardinale era molto umile, pensi che nascondeva l'anello quando faceva la sua passeggiata di trenta minuti. Un uomo di poche parole che diventava rosso soltanto se lo salutavi". L'immagine di Ratzinger a Borgo Pio è anche all'ingresso di un garage a testimonianza dell'affetto di quello che è stato per 15 anni il suo quartiere.

"E' un uomo molto consapevole, ci vuole molta forza d'animo, molto coraggio per fare una scelta del genere. Conoscendolo bene non credo che per lui sia stata una decisione presa a cuor leggero". E' il pensiero di Venerina, molisana da 50 anni a Roma e da 21 titolare dell'omonimo ristorante a Borgo Pio, dove per 15 anni il cardinale Ratzinger è andato a mangiare quando aveva ospiti. "Il suo piatto preferito- racconta la donna - erano le fettuccine con gamberetti, zucchine e zafferano. Veniva la sera, sempre quando aveva ospiti. Pensi che le prime 3-4 volte venivano per lui a prenotare e io non avevo mai posto. Alla fine il suo segretario Giorgio, io lo chiamo così ma è Georg, mi disse 'ma lei lo sa chi e' Ratzinger?'.

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'Certo che lo so - gli risposi - ma che devo fare se non ho posto?'. Proprio un mese fa ho parlato con Giorgio e mi ha detto che il Papa stava bene, ma era molto, molto stanco. Governare la chiesa di questi tempi richiede tanta forza. Lui è un uomo intelligente, riservato più che altro perché molto timido, ma quando ci incontravamo mi abbracciava. Credo sia stata una scelta che ha richiesto tanta forza d'animo, ma anche tanta sofferenza da parte sua".

"L'impressione, a caldo, è che il Papa voglia farsi da parte per far posto a un giovane, che sia in grado di gestire la crisi all'interno del Vaticano". Lo afferma suor Elisabetta, una suora agostiniana che studia a Roma. "Benedetto XVI è un agostiniano e - aggiunge la suora - condivide Sant'Agostino quando dice 'io sono a capo, soltanto se posso servire'. Quindi, a mio avviso, vuol far posto ad un giovane che abbia l'energia per gestire la crisi all'interno del Vaticano, dove lui non si è mai trovato bene, nemmeno quando era cardinale. Nella sua biografia 'La mia vita' descrive questo disagio nell'ultimo capitolo. Il Papa si è molto indebolito e ritiene che un giovane possa imporsi con le sue energie all'interno del Vaticano. Il potere - conclude - è sempre una grande tentazione per tutti ed è difficile viverlo con un distacco da sé stessi. E' per questo, secondo me, che a 86 anni ha deciso di lasciare".

Anche i turisti dicono la loro. "Quello che ci sembrava impossibile fino a pochi anni fa è avvenuto: senza guida la politica italiana e ora anche senza guida il Vaticano. E' sconcertante e tutto ciò da insicurezza. Ma il futuro potrebbe riservare insperate novità". Riflette così, parlando con i suoi amici, un turista in piazza San Pietro. Tra i pochi fedeli, soprattutto stranieri, che sono nella piazza tanti sono collegati con i telefoni cellulari, smartphone, e Iphone ad internet per seguire gli sviluppi delle dimissioni del Papa. Vogliono capire il perché. "Il Vaticano è sempre stato un punto di riferimento, pensare ad un premier che si dimette è normale ma un Papa è diverso", aggiunge Francesco da Cagliari. Tanti gli increduli che tentano una spiegazione: c'é chi adombra una malattia grave, chi "un complotto in Vaticano" degno di Dan Brown, chi una semplice e umana stanchezza vista all'età.

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