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Carcere Rebibbia: "Detenuto trovato impiccato in cella", morto 50enne

Per l'uomo non c'è stato nulla da fare, la scoperta da parte della polizia penitenziaria nel reparto G9 della Casa Circondariale della via Tiburtina

Lo hanno trovato impiccato con i lacci delle scarpe. A perdere la vita un detenuto albanese di 50 anni, morto mentre si trovava da solo in una cella del Reparto G9 del carcere di Rebibbia. I fatti resi noti dal sindacato Fns Cisl Lazio nel pomeriggio di ieri, nella Casa Circondariale della via Tiburtina. 

LAVORO IN TORREFAZIONE - Secondo quanto confermato a RomaToday dal sindacato dei 'baschi azzurri', si tratta di un detenuto che lavorava presso un'azienda di torrefazione del caffè interna al carcere. Il 50enne aveva però da qualche giorno smesso di lavorare. Ieri pomeriggio la macabra scoperta, quando il cittadino albanese, "che si trovava da solo mentre i compagni di cella erano fuori per altri motivi", è stato trovato impiccato con i lacci delle scarpe. Un detenuto che non aveva mai creato problemi, "che nella stessa mattinata aveva avuto colloqui con i familiari".

LE PROCEDURE - Dopo la decisione del 50enne di non lavorare più in torrefazione, l'Amministrazione ha messo in atto tutte le procedure del caso, disponedo anche una visitia medica psichiatrica". "Oltre a farlo seguire dalle varie professionalità interne dell'Istituto al fine di evitare situazioni critiche. Il Personale Penitenziario, ma anche l'amministrazione, seppur intervenuti nell'immediatezza - spiega ancora la Fns Cisl - non hanno potuto, purtroppo, evitare il tragico epilogo". 

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