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Cronaca

Detenuti spazzini per un giorno ai Fori Imperiali

Cinquantanove detenuti di Rebibbia sono stati impegnati ieri nella pulizia del Foro di Cesare e del Parco della Caffarella. Il Sindaco: “Potrebbe non essere un'iniziativa isolata”. I detenuti con requisiti infatti potrebbero essere utilizzati per il decoro urbano

Giornata di integrazione e di speranza quella di ieri per 59 detenuti del carcere di Rebibbia. Per loro infatti è stata infatti un'Immacolata speciale, all'insegna della “libertà”, fatta dell'impegno a ripulire il Foro di Cesare e il parco della Caffarella. Così, affiancati da 14 operatori dell'Ama e sotto l'occhio vigile degli agenti penitenziari, hanno ripulito le aree da rovi e immondizia varia.

L'iniziativa è frutto di un protocollo di intesa firmato il 5 agosto scorso, da Ama (l'azienda del decoro urbano), Comune di Roma e ministero della Giustizia.

Ama ha fornito quattro furgoni con cassone scarrabile, un minicompattatore per i rifiuti e due carri officina oltre che lo smaltimento finale di quanto raccolto; il costo dell'operazione, a carico del Comune di Roma, è stato di 8.800 euro.

Gianni Alemanno, in visita al Foro Italico, ha salutato positivamente l'iniziativa: “Per noi, iniziative del genere, sono molto importanti perché si dà un segnale di pulizia e di lotta al degrado nella città e, dall'altro lato, si dimostra come sia possibile un reinserimento di detenuti o di persone che sono in semilibertà. Inoltre, questo lavoro, all'amministrazione costa meno di un normale lavoro esterno ma, il segnale più importante è che persone che hanno fatto 10-15 anni di carcere tornano a lavorare e ad essere utili per la società".

Nei progetti del Campidoglio quest'iniziativa potrebbe non essere isolata, ma trasformarsi in una vera e propria politica di reinserimento per i detenuti.

In pratica si tratta di individuare, con un bando interno alle carceri, quanti siano i detenuti idonei al lavoro esterno che è previsto dalla legge. I detenuti che avranno i requisiti, divisi in squadre, potrebbero essere utilizzati per il decoro urbano per incrementare, secondo quanto detto dall'amministratore delegato di Ama, Franco Panzironi, "il numero degli addetti che oggi è di venti".
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