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Cronaca San Lorenzo / Via dei Lucani

Desirée violentata e uccisa dal branco: le ultime ore prima della tragica morte, il racconto dei testimoni

Un testimone: "Stava male, intorno aveva 7-8 persone". Salvini: "La quarta bestia sarà presa a breve"

Sono tre, fino ad ora, gli arrestati per la morte di Desirée Mariottini, la 16enne di Cisterna Latina trovata senza vita venerdì scorso in uno stabile abbandonato a San Lorenzo, in via dei Lucani. La Polizia ha infatti fermato Mamadou Gara di 27 anni, Brian Minteh di 43 anni e Chima Alinno di 46 anni. Le accuse sono quella di "omicidio volontario, violenza sessuale di gruppo e cessione di stupefacenti" e, presto, potrebbe essere fermato anche un quarto componente del branco. 

Si cerca un quarto uomo del branco

Ad annunciarlo, a più riprese, è stato il Ministro dell'Interno Matteo Salvini: "Farò di tutto perché i vermi colpevoli di questo orrore paghino fino in fondo, senza sconti, la loro infamia. Sono felice per i tre arresti e una quarta persona, presto, sarà catturata. Barbara Mariottini, mamma della ragazza, attraverso il suo legale ha fatto sapere di voler "giustizia per Desirée" e che "questa tragedia non accada ad altre". Nel frattempo la Sindaca di Roma Virginia Raggi ha fatto sapere che proclamerà una giornata di lutto cittadino in concomitanza con i funerali di Desirée Mariottini, ancora non annunciati.

Le indagini sulla morte di Desirée Mariottini

Secondo quanto emerso fino ad ora dalle indagini della Squadra Mobile, la 16enne sarebbe stata drogata fino ad arrivare all'incoscienza, poi violentata mentre era incosciente e infine uccisa. Questa è l'ipotesi su cui stanno lavorando gli investigatori. 

Secondo la polizia i responsabili avrebbero somministrato a Desiree sostanze stupefacenti e ne hanno abusato così "cagionandone la morte" avvenuta nella notte del 19 ottobre. In quel lasso di tempo, mentre dallo stato di incoscienza si passava alla morte, si sarebbero consumati gli abusi. Anche ieri sono stati ascoltati diversi testimoni, utili per capire chi ha agito insieme a Mamadou Gara, Brian Minthe e Chima Alinno

Le ultime ore di Desirée Mariottini, il racconto dei testimoni

Di certo c'è che nel pomeriggio del 17 ottobre Desirée, che vive a Cisterna di Latina, ha chiamato la nonna riferendole di "aver preso l'autobus" e che sarebbe "Rimasta a Roma da un'amica". Il 18 ottobre, intorno alle 4 di mattina circa, un testimone ha dichiarato di averla vista davanti allo stabile di via dei Lucani. Quindi qui, secondo le indagini della Polizia, un gruppo di persone, tra cui i tre fermati, ha somministrato un mix di droghe alla minorenne, riducendola in stato di incoscenza, per poi abusarne sessualmente. 

Quindi un altro testimone: "Quella notte ero nel palazzo. Ho visto Desirée stare male. Era per terra e aveva attorno 7-8 persone. Le davano dell'acqua per farla riprendere", ha detto ieri all'Ansa dicendo di essere stato ascoltato in Questura. Il teste racconta anche che quella notte, attorno all'una, "qualcuno chiamò i soccorsi". I soccorritori arrivano ma Desirée Mariottini era già morta.  

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Chi sono i tre arrestati per la morte di Desirée

I tre arrestati, due senegalesi e un nigeriano, hanno tutti precedenti per spaccio. Ma non solo. Mamadou Gara aveva un permesso di soggiorno per richiesta d'asilo scaduto ed era stato espulso con provvedimento del prefetto di Roma il 30 ottobre del 2017. Gli inquirenti precisano che, dopo il decreto di espulsione, lo stesso 27enne si era reso irreperibile ma era stato rintracciato dalla polizia a Roma il 22 luglio scorso, ed era in attesa del nulla osta delll'Autorità Giudiziaria per reati pendenti a suo carico.

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Brian Minteh aveva invece presentato alla questura di Roma nell'agosto del 2017 istanza di rinnovo del permesso di soggiorno per motivi umanitari. Una domanda, la sua, ancora ferma in Questura in attesa di integrazioni della documentazione. Alinno Chima risulta titolare di un permesso di soggiorno per motivi "umanitari" rilasciato da questura di Roma il 14 marzo 2016 e scaduto il 13 marzo 2018 (qui la notizia completa). Tutti i fermi, ora, dovranno essere convalidati dal Gip. 

Il video dell'arresto dei tre uomini

San Lorenzo alza la voce: la fiaccolata nel quartiere

Nella serata di giovedì 25 ottobre, i residenti di San Lorenzo sono scesi in strada per una fiaccolata in memoria di Desirée. Mentre il corteo sfilava per le strade sono partiti i cori: "Fuori i mostri dal quartiere", "fuori i mostri dall'Italia". Poi all'improvviso la replica urlata: "I mostri siete voi".

Momenti di commozione si sono così mescolati ad attimi di tensione (qui il video).  E il livello di allerta sale anche perché, per domani, Forza Nuova ha annunciato un corteo nel quartiere che rischia di trasformarsi in una sfilata carica di odio (qui la notizia).

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