Pietralata, deposito della droga in casa: sequestrati 12 chili di stupefacente
In manette sono finite 7 persone di cui sei trovate in via Michele Stefano De Rossi, l'altro in via Rugantino. Sequestrato anche 10mila euro in contanti
Sette arresti, dodici chili di droga e 10mila euro sequestrati. E' questo il bilancio di un blitz portato a termine dai Carabinieri della Stazione di Roma San Lorenzo in Lucina. In manette sono finiti sei cittadini marocchini e una bielorussa, tutti di età compresa tra i 22 e 33 anni, che avevano la disponibilità dell'abitazione, in via Michele Stefano De Rossi, zona Pietralata.
LE INDAGINI - Un'intensa attività investigativa, fatta di servizi di osservazione e pedinamento, nel mondo della droga della Capitale, ha permesso ai Carabinieri di localizzare l'appartamento non abitato, ma utilizzato dai malviventi come deposito e centro di lavorazione della sostanza stupefacente.
IL DEPOSITO DELLA DROGA - Scattato il blitz, i Carabinieri hanno trovato tre degli arrestati intenti a confezionare la droga. La perquisizione locale ha portato al sequestro dell'ingente quantità di hashish e marijuana e del denaro contante, oltre che di materiale per il taglio e il confezionamento e di 5 telefoni cellulari, utilizzati per organizzare e gestire l’attività illecita.
IL SETTIMO COMPONENTE - I successivi accertamenti dei Carabinieri hanno portato alla localizzazione di un secondo appartamento utilizzato dagli arrestati, in via Rugantino, zona Torre Spaccata. Lì, una volta intervenuti, i militari hanno sorpreso gli atri 4 complici.
Uno di loro, 23enne marocchino, aiutato dai coinquilini che si sono frapposti ai Carabinieri, ha tentato la fuga ma è stato prontamente bloccato insieme agli altri che dovranno rispondere anche di favoreggiamento.
GLI ARRESTATI - I militari hanno scoperto che il giovane era ricercato per un ordine di carcerazione per reati di droga, emesso a settembre scorso dal Tribunale di Pavia.
Degli arrestati, quattro sono stati portati in carcere a Regina Coeli e tre sono stati accompagnati in caserma e trattenuti in attesa del processo.