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Cronaca

Caso Cucchi, chiusa l'inchiesta: cadono tutte le accuse per omicidio

In 13 rischiano il processo. Cadute sia per gli agenti di polizia penitenziaria che per i medici le ipotesi di reato di omicidio colposo e preterintenzionale

Stefano Cucchi non è stato ucciso. Per ora è questa la conclusione dell'inchiesta della procura di Roma. Lo si evince dai capi di imputazione recapitati al termine dell'indagine. In tutto gli indagati sono 13, quattro in più rispetto all'apertura dell'indagine. I pubblici ministeri Vincenzo Barba e Francesca Loi hanno depositato oggi gli atti del procedimento in base a quanto previsto dall'art. 415 bis del codice di procedura penale. Si tratta della procedura che anticipa la richiesta di rinvio a giudizio degli indagati che quindi rischiano tutti il processo.

Queste le accuse: "Lesioni e abuso di autorità per i tre agenti penitenziari accusati del presunto pestaggio di Stefano Cucchi; favoreggiamento, abbandono di incapace, abuso d'ufficio e falsità ideologica, a seconda delle singole posizioni, per dieci tra funzionari della pubblica amministrazione, medici ed infermieri dell'ospedale Sandro Pertini". Cadute quindi per tutte le ipotesi di reato di omicidio colposo e preterintenzionale.

Questi gli indagati: si tratta di sei medici del Pertini (Aldo Fierro, Silvia Di Carlo, Bruno Flaminia, Stefania Corbi, Luigi De Marchis Preite, Rosita Caponetti), 3 infermieri (Giuseppe Fluato, Elvira Martelli e Domenico Pepe), 3 guardie carcerarie (Minichini Nicola, Corrado Santantonio e Antonio Domenici , e un funzionario del provveditorato regionale amministrazione penitenziaria (Claudio Marchiandi).

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