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Cronaca Flaminio / Via della Farnesina, 15

Crollo Ponte Milvio, fondamenta compromesse: lavori o allagamenti la causa

Si indaga sulle cause di un crollo che al momento appare un mistero. Il palazzo aveva subito una perizia nelle settimane precedenti ed era stato definito idoneo ed integro e adatto all'installazione di un'ascensore

Poco meno di 200.000 euro. A tanto ammonta la cifra che le famiglie di via della Farnesina 5, dove sabato è avvenuto il crollo di una palazzina, dovranno sborsare per abbattere il palazzo crollato sabato notte. Una beffa che si aggiunge al danno dal quale il centinaio di sgomberati ancora fa fatica a riprendersi. Alloggiati da amici e presso alcuni residence messi a disposizione dal Comune, sono ancora sotto choc. Hanno perso la casa e le loro vite normali. Vogliono verità, ma intanto si trovano a dover fronteggiare la burocrazia e la prospettiva di maxi esborsi, anche perché il palazzo, secondo quanto si apprende, non era assicurato. Anche per questo si sono riuniti, per ora in maniera informale, in un comitato con un unico avvocato e un unico portavoce. 

LE CAUSE - Si indaga sulle cause di un crollo che al momento appare un mistero. A causarlo, questa al momento l'ipotesi principale, l'acqua che ha danneggiato le fondamenta. Allagamenti non provocati da una perdita d'acqua (Acea fa sapere che le tubature della zona sono tutte integre, ndr). A rendere ancora più "strano" il crollo, l'accertata precedente stabilità del palazzo stesso.

"Nelle scorse settimane", raccontano i residenti, "era stata fatta una perizia per installare un'ascensore e l'ingegnere aveva dato l'ok, definendo il palazzo assolutamente idoneo". Nel frattempo, secondo quanto si apprende, nessuno ha effettuato lavori strutturali tali da causare un danneggiamento delle fondamenta. Eppure secondo il primo sopralluogo tecnico dei vigili del fuoco le fondamenta sarebbero state compromesse proprio da lavori nel sottosuolo.

Ponte Milvio, crollo in via Farnesina

LE INDAGINI - Gli inquirenti, coordinati dal procuratore aggiunto Roberto Cucchiari,  hanno aperto un fascicolo con l’ipotesi di crollo colposo dell’edificio. Lo stabile è sotto sequestro e sarà oggetto di perizia tecnica approfondita. Oggi, con la prima informativa depositata in procura dai vigili del 118, emergeranno altri dettagli utili alle indagini.  

LA SITUAZIONE ATTUALE - Il palazzo è crollato da un lato, quello apparentemente sano. Il timore però è che anche la parte dove le crepe erano e sono più evidenti possa venire giù. La struttura è comunque sicuramente da abbattere, come detto a spese degli inquilini. Una sorte che per ora non dovrebbe toccare ai palazzi limitrofi che sono stati dichiarati agibili. Molti residenti però hanno chiesto a loro carico delle perizie, rifiutando nel frattempo di dormire nelle proprie case. La paura infatti è che siano state danneggiate anche le fondamenta di altri palazzi. 

Ponte Milvio, crolla una palazzina

L'ACCOGLIENZA - Per gli sfollati intanto seconda notte fuori casa. Alcuni sono rimasti, come la prima notte, da amici e parenti. Una quindicina di famiglie invece ha accettato l'accoglienza in residence faticosamente reperiti dal Comune e dal municipio. Ieri i vigili del fuoco, oltre al primo sopralluogo, hanno effettuato assistenza per il recupero di oggetti e altri effetti personali delle famiglie dei condomini coinvolti. Parallelamente si è proceduto con l'ulteriore messa in sicurezza delle parti pericolanti. 
 

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