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Cronaca Garbatella / Piazza Giovanni da Triora, 15

Detenuto morto in ospedale a Viterbo: “Denunciò un pestaggio”

La denuncia è del Garante per i detenuti del Lazio. Il 36enne Cristian De Cupis della Garbatella, era stato arrestato il 9 novembre. Portato prima al Santo Spirito (qui avrebbe denunciato il pestaggio) poi a Belcolle, è morto tre giorni dopo

Si chiamava Cristian De Cupis ed è morto nel reparto protetto, riservato ai detenuti, dell'ospedale di Viterbo. Il suo potrebbe essere un decesso sospetto che in qualche modo potrebbe prefigurare un nuovo caso Cucchi. De Cupis infatti, secondo quanto denunciato  dal Garante per i detenuti del Lazio, Angiolo Marroni, avrebbe denunciato di aver subito un pestaggio al momento dell'arresto, avvenuto il 9 novembre scorso.

Il 36enne della Garbatella è morto tre giorni dopo il fermo per cause da accertare, in un letto del reparto per detenuti dell’ospedale “Belcolle” di Viterbo.

Così Marroni: “Invito la magistratura a fare al più presto chiarezza sulle circostanze che hanno portato a questo decesso, anche per sgomberare al più presto ogni nube e per evitare l’atroce sensazione di trovarsi davanti ad un nuovo caso Cucchi”.

L'ARRESTO – De Cupis era stato arrestato lo scorso 9 novembre per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale. Condotto al pronto soccorso dell’ospedale “Santo Spirito” l’uomo, che aveva delle escoriazioni alla fronte, avrebbe riferito ai medici di essere stato percosso dagli agenti che lo hanno arrestato e, per questo, avrebbe anche sporto denuncia.

Il 10 novembre De Cupis viene trasferito nella struttura protetta dell’ospedale “Belcolle” dove viene sottoposto a tutti gli esami di rito, compresa una tac. Il giorno seguente sarebbe stato anche convalidato l’arresto e disposti gli arresti domiciliari non appena finito il ricovero. La mattina del 12 novembre, però, De Cupis muore. I familiari sarebbero stati avvertiti dell’arresto solo dopo l’avvenuto decesso.

MARRONI  - Marroni spiega che "a chi lo ha incontrato nei giorni del ricovero l'uomo era parso a tratti agitato e a tratti lucido, comunque non in condizioni che potessero far immaginare una morte repentina. A conferma di ciò, la circostanza che l'uomo, solo due giorni prima dell'arresto, si era rivolto ad una struttura di orientamento per detenuti per cercare un lavoro. La salma è stata posta a disposizione dell'autorità giudiziaria e questa mattina si è svolta l'autopsia".
 

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