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Cronaca

Sgombero Degage, la Questura nega il corteo di venerdì: attivisti non ci stanno

Il corteo dovrebbe partire da piazzale Tiburtino a San Lorenzo alle 17 e arrivare in piazza Santi Apostoli dove la Questura ha invece autorizzato un presidio "in forma statica". I militanti annunciano: "Non ci faremo intimidire"

Cresce la tensione dopo lo sgombero di martedì scorso dello studentato occupato Degage di via Musa. La Questura di Roma non ha autorizzato il corteo indetto per venerdì 4 settembre che da piazzale Tiburtino a San Lorenzo mira ad arrivare attraversando le strade del centro fin sotto le finestre della Prefettura di Roma a piazza Santi Apostoli. Scrive in una nota la Questura: “I tentativi di mediazione volti a spiegare gli evidenti disagi che un corteo, che avrebbe attraversato la città per quasi 5 chilometri, avrebbe causato per i cittadini e le criticità di gestione dell’ordine pubblico, sono andati a vuoto”. 

Ad essere stato autorizzato è un presidio nello spazio a due passi dal piazza Venezia. Il Questore di Roma ha infatti “prescritto che la manifestazione possa svolgersi in forma statica in piazza SS. Apostoli. Tale provvedimento rientra nel più ampio programma di disciplina delle manifestazioni previsto dalla direttiva del Prefetto condivisa in sede di Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, e che mira a salvaguardare il diritto di manifestare ma anche quello parimenti rilevante di tutela degli altri interessi dei cittadini”. 

Gli attivisti di Degage, che hanno chiamato a raccolta i movimenti per il diritto all'abitare della Capitale, sono decisi però a mantenere l'appuntamento di venerdì a piazzale Tiburtino alle 17. “Manifestare è un diritto e non ci faremo intimidire dai divieti e dagli avvisi orali che sono arrivati a quattro persone che abitavano nell'occupazione” racconta un'attivista a margine della conferenza stampa di oggi in piazza Santi Apostoli di 'commento' al divieto della Questura. “Lanciamo un grido in una città dove si parla di legalità e degrado come scusa per alimentare una guerra fra poveri e ai poveri” continuano chiamando tutta la città “a scendere in piazza senza paura”. 

Dopo lo sgombero di martedì scorso, i militanti di Degage hanno messo in campo diverse iniziative di protesta. L'ultima ieri in Campidoglio dove gli atleti della palestra dello studentato occupato si sono allenati all'aperto sotto le finestre di palazzo Senatorio. Il giorno dello sgombero invece, al termine di un'assemblea pubblica, i movimenti avevano improvvisato un corteo per le strade di San Lorenzo. Denuncia la Questura: “Nel corso della manifestazione è stato messo in atto un blocco stradale e alcuni cassonetti sono stati dati alle fiamme. Numerosi i tentativi di aggressione alle forze dell’ordine. Nell’occasione venivano denunciate 40 persone ed emesse 10 misure di prevenzione”.

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