La cartella esattoriale è illegittima: avvocato fa pignorare i conti correnti di Roma Capitale
Il provvedimento è stato disposto dal tribunale su richiesta di un legale di Perugia: il Campidoglio da 5 anni non paga le spese processuali che era stato condannato a risarcire
I conti correnti del Comune di Roma pignorati per risarcire le spese processuali non pagate. A far scattare il provvedimento è stato un avvocato di Perugia, Diego Florio, che nel 2018 si è rivolto al giudice di pace per farsi annullare una sanzione e che si è visto dare ragione. Senza però ricevere mai la cifra liquidata dal giudice.
La storia, come racconta PerugiaToday, è iniziata cinque anni fa, quando a Florio è stata recapitata una cartella esattoriale per contravvenzioni da 581,74. Cartella e notifica, a detta dell’avvocato, sono “invalide e illegittime” per svariati motivi - la sanzione che ha originato la cartella è stata opposta davanti al prefetto di Roma il 30 giugno del 2012 e il ricorso tacitamente accolto - e Florio si rivolge quindi al giudice di pace di Roma, che annulla la sanzione e condanna il Comune di Roma a pagare 330 euro per le spese processuali a favore del ricorrente.
Negli anni successivi, però, nessuno ha pagato le spese, tanto che la cifra, tra oneri, onorari e mora, è lievitata sino a 1.721,75 euro, che il Tribunale civile di Roma ha messo nero su bianco con un pignoramento esecutivo dei conti correnti del Comune fino al pagamento dell’ammontare.