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Cronaca

Lady Asl: dopo il sequestro delle ville arriva la confisca dei beni

Sono undici gli immobili ubicati a Roma e provincia destinatari del provvedimento per un valore di 20 milioni di euro

Il primo sequestro dei beni era stato disposto con un decreto del Tribunale di Roma nel giugno del 2013. Prosegue il lavoro della Magistratura in relazione alla maxi truffa che sarebbe stata perpetrata ai danni del servizio sanitario regionale in relazione al cosiddetto caso "Lady Asl". A distanza di un anno e mezzo i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma hanno dato esecuzione alla confisca dei beni dei coniugi Andrea Cappelli e Anna Iannuzzi, in esecuzione di un decreto emesso dal Tribunale di Roma – Sezione Misure di Prevenzione.

SOCIALMENTE PERICOLOSI - Il procedimento per l’applicazione di una misura di prevenzione patrimoniale finalizzato alla confisca era stato avviato in quanto i due oniugi sono stati ritenuti socialmente pericolosi, poiché stabilmente dediti ad attività delittuose sin dal 1997 ed è stata rilevata una netta sproporzione tra il atrimonio da loro accumulato negli anni e il reddito dichiarato al Fisco.

LADY ASL - Come noto, “Lady ASL” e il marito Andrea Cappelli sono stati al centro dell’indagine sulla Sanità nel Lazio, sviluppata dalla Procura della Repubblica di Roma e dai Carabinieri di via in Selci negli anni 2005 – 2009, indagine che fece emergere, fra l’altro, l’esistenza di un rodato sistema corruttivo che vedeva coinvolti anche funzionari pubblici delle ASL capitoline, che portò all’indebita erogazione di somme di denaro per milioni di euro a società fantasma (Ims e Medicom) riconducibili ai due menzionati imprenditori.

UNDICI IMMOBILI - Grazie alle indagini di Procura e Carabinieri, già all’epoca furono sequestrati e restituiti al Servizio Sanitario Regionale, quasi 40 milioni di euro indebitamente percepiti dai coniugi Iannuzzi – Capelli, i quali sono stati poi condannati con sentenza definitiva per associazione per delinquere falso materiale, corruzione, truffa aggravata e frode processuale. Il provvedimento di confisca odierno colpisce rapporti finanziari e 11 immobili ubicati a Roma, per un valore complessivo di oltre circa 20 milioni di euro.

ATTIVITA' DI INCHIESTA - Si tratta di un provvedimento disposto ai sensi dell’art. 22 del d.lgs. 159/2011, a conclusione della procedura attivata su richiesta della Procura della Repubblica di Roma (Procuratore Aggiunto Dottor Giancarlo Capaldo e Sostituto Procuratore dottor Stefano Fava) che aveva portato, nell’estate del 2013, al sequestro del patrimonio dei citati coniugi.

I beni immobili sequestrati a 'Lady Asl' a Roma

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