rotate-mobile
Cronaca Anagnina / Via Giuseppe Devers

Casamonica alla sbarra: 81 anni di carcere per 6 esponenti del clan

La condanna in primo grado nei confronti degli esponenti che non hanno optato per il rito abbreviato. Secondo la VI Sezione Penale di Roma lo spaccio di cocaina era gestito per lo più dalle donne. Altri 31 esponenti già giudicati lo scorso gennaio

Pugno duro contro i Casamonica con sei esponenti del clan operante nella zona di Roma Sud condannati ad 81 anni di carcere complessivi. Il primo grado di giudizio espresso il 21 ottobre dalla VI Sezione Penale del Tribunale di Roma nei confronti dei solidali (quattro appartenenti ai Casamonica e due ai Di Silvio) che hanno optato per il rito ordinario, a differenza di altri 31 affiliati condannati lo scorso 27 gennaio ad un totale di 360 anni di reclusione con il rito abbreviato.

ASSOCIAZIONE A DELINQUERE - Secondo i giudici i sei sono responsabili di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina, stesso reato contestato agli altri 31 esponenti già condannati nel gennaio scorso. Era il 23 gennaio 2012 quando con un maxi blitz polizia e carabinieri fecero irruzione nei bunker di via Devers e via Barzillai della famiglia nomade stanziata nella Capitale, con 39 fermi (tra i quali 15 donne) ed il sequestro di numerosi beni mobili ed immobili: 16 ville, 36 autovetture di lusso, un borsone pieno d'oro, diversi Rolex, 135 mila euro in contanti e diversi titoli.

ROMA SUD COME SCAMPIA - Un sistema di spaccio che riprendeval'immaginario collettivo di quanto avviene alle tristemente famose Vele di Scampia. Secondo i giudici lo spaccio al minuto della cocaina era gestito dalle donne della famiglia che si appostavano davanti ogni portone e lì aspettavano i clienti che arrivavano da tutta la città, dalla provincia e, in particolare, dai Castelli Romani. Il cliente arrivava con la sua auto, incanalata in una strada dove si creava una sola corsia di marcia parcheggiando ad hoc altri automezzi, specificava quante dosi desiderava e la donna lo “invitava” a fare il giro del palazzo. Parallelamente lei si avvicinava al nascondiglio più prossimo, una grata, una finestra, una fioriera, prendeva le dosi e l'acquisto era fatto.

CAMINETTI SEMPRE ACCESI - Nel frattempo le case rimanevano accese con i caminetti notte e giorno, estate ed inverno, con l'obiettivo di incenerire la 'merce' velocemente in caso di visita inattesa delle forze dell'ordine.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Casamonica alla sbarra: 81 anni di carcere per 6 esponenti del clan

RomaToday è in caricamento