Maltrattamenti, condannata la maestra dell'asilo nido Mameli

E' stata condannata a due mesi di reclusione G. L., la maestra di 60 anni accusata di aver maltrattato alcuni bambini dell'asilo nido "Mameli" di Roma. I fatti avvennero tra il settembre del 2003 e l'aprile del 2004.

La condanna è stata emessa dal tribunale monocratico che ha ritenuto la donna responsabile del reato di abuso dei mezzi di correzione su denuncia dei genitori di tre bimbi assistiti dagli avvocati, Alessandra Batassa, Luca Montanari e Valerio Spigarelli. Il pm aveva chiesto per l'imputato quattro mesi di reclusione. La maestra, stando al capo di imputazione, avrebbe "instaurato un clima di disagio e paura nei confronti dei bambini" ponendo in essere "condotte invadenti l'intimità dei piccoli" o atteggiamenti aggressivi.

La maestra, secondo quanto accertato dagli inquirenti, metteva in atto anche atteggiamenti esibizionistici con movenze provocanti e allusive. La donna, in alcuni casi, ballava con le scarpe sul tavolo destinato alla consumazione dei pasti per i bambini. Secondo il pm Nunzia D'Elia, titolare dell'inchiesta, la maestra in una occasione avrebbe lanciato un cucchiaio di pasta contro una bimba "rea" di non volerla mangiare, oppure avrebbe tolto il pasto a quelli più lenti mangiandolo lei stessa. E ancora: avrebbe spento la stanza lasciando al buio i più piccoli spaventandoli con rumori molesti o messo un piede in testa a un bambino per punirlo della sua distrazione.