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Cronaca Magliana / Via dell'Impruneta

Omicidio alla Magliana: l'amante di Daniele Fulli condannato a 30 anni

L'assassinio del parrucchiere omosessuale si consumò sulle sponde del Tevere sul finire del 2013. Il cadavere del 28enne venne trovato il 4 gennaio dopo la denuncia di scomparsa dei genitori

Trenta anni di reclusione. Questa la condanna inflitta ad Andrea Troisio che la sera del 4 gennaio del 2014 uccise Daniele Fulli, il 28enne parrucchiere omosessuale con il quale l'assassino aveva una relazione sentimentale. La condanna, con rito abbreviato con l'accusa di omicidio volontario ha trovato l'aggravante dei futili motivi. Il pm ha infatti riscontrato la volontà di Troisio di voler far tacere il giovane attivista dei diritti omosessuali, colpevole soltanto di aver insistito in un attimo d’intimità nelle sue richieste, alle quali l’imputato aveva la libertà di sottrarsi.

UCCISO ALLE SPALLE - La tesi dell'accusa è stata recepita dal gup che ha accolto la richiesta del massimo della pena per Andrea Troisio. Secondo quanto ricostruito dai giudici Daniele Fulli fu colpito mentre si trovava di spalle a Troisio, dopo che i due si erano appartati lungo l'argine del fiume Tevere tra via dell'Impruneta e via del Pian del Voglio, poco distante dall'abitazione nel quartiere Magliana del parrucchiere 28enne. Poi l'aggressione con un punteruolo che colpì Fulli prima alla regione cervicale e, dopo essere caduto in terra, anche alla regione inguinale destra e al cranio.

LASCIATO MORIRE SULL'ARGINE DEL TEVERE - Una volta colpito, Daniele Fulli fu lasciato morire sull'argine del Tevere, dove venne poi ritrovato dagli agenti di polizia dopo diversi giorni di ricerche. Dei giorni di apprensione con i genitori del giovane parrucchiere che si appellarono anche a Chi l'ha Visto?. Poi la scoperta del cadavare di Fulli.

ARRESTO ANDREA TROISIO - Ritrovato il corpo privo di vita di Daniele Fulli gli investigatori arrivarono poi all'arresto di Andrea Troisio, che ammise le proprie responsabilità davanti agli investigatori della Squadra Mobile.

CONOSCENZA OCCASIONALE - Secondo quanto ricostruito dagli agenti della Squadra Mobile che poi arrestarono Andrea Troisio, il movente dell'omicidio di Daniele Fulli sarebbe stato quello passionale. Secondo gli inquirenti il parrucchiere omosessuale di Magliana ed Andrea Troisio, anche lui residente in zona ma al momento del fermo ospite di una comunità di recupero per tossicodipendenti sempre di Magliana, si sarebbero conosciuti casualmente in zona qualche tempo prima dell'omicidio. Ne sarebbe nata un'amicizia con la frequentazione assidua da parte dei due, come accaduto la sera del 4 gennaio, quando la vittima si incontrò con il suo assassino.

LA SENTENZA - Nella giornata di ieri 25 marzo infine la sentenza a 30 anni di carcere per Andrea Troisio, accolta con soddisfazione da parte degli avvocati di parte civile della famiglia Fulli, Fabio De Angelis e Giorgio Liserre.

PARCO SUL TEVERE - Molto conosciuto nella zona della Magliana, dove era nato e cresciuto, e nel mondo degli attivisti LGBT, associazioni e cittadini lo ricordarono con una fiaccolata carica di commozione che si svolse il 10 gennaio del 2014. Nell'ottobre dello stesso anno il Parco del Tevere venne infine intitolato al giovane Daniele Fulli. 

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