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Cronaca San Lorenzo / Piazzale Tiburtino

San Lorenzo, cerimonia per i caduti del 19 luglio 1943: tra memoria e presente

Oggi a Piazza Parco dei Caduti del 19 luglio 1943, la celebrazione del settantesimo anniversario dal bombardamento degli Alleati su Roma. Una cerimonia animata da ricordi e proteste

“San Lorenzo è il cuore di una Città ribelle mai domata”. E' un commento misto di approvazione e rimprovero quello del presidente dell'Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia), Carlo Smuraglia, alle proteste che hanno animato oggi la cerimonia per il settantesimo anniversario dal primo bombardamento degli Alleati su Roma. La commemorazione è iniziata oggi alle 11 in Piazza Parco dei Caduti del 19 luglio 1943, con la deposizione di una corona d'alloro sul monumento ai caduti del quartiere tiburtino.

LA CERIMONIA - A settant'anni dall'atroce bombardamento, San Lorenzo lo ricorda con tre giorni di incontri e cerimonie. Oggi, al parco tiburtino, erano presenti il presidente del II Municipio, Giuseppe Gerace, l'assessore regionale alla Semplificazione, trasparenza e pari opportunità, Concettina Ciminiello e il presidente dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia. Grande e criticato assente, il Sindaco Ignazio Marino. In sua vece, il vicesindaco Luigi Nieri (Sel).

LE PROTESTE PER L'ASSENZA DEL SINDACO - Un'assenza, quella del Sindaco, che ha suscitato non poca delusione nel quartiere ribelle della Capitale, impegnando parecchio gli organizzatori della cerimonia e i rappresentanti delle Istituzioni nel tentativo di sedare la rabbia dei cittadini. Mentre sul palco si parlava di storia e memoria, alcuni presenti hanno infatti sfruttato l'occasione per rivendicare esigenze del territorio ancora disattese. Lo scontento per la mancata partecipazione di Marino ha toccato anche chi non ha voluto oscurare il senso della cerimonia con altre questioni. Tutti gli interventi hanno dovuto toccare dunque, oltre al tema della memoria del passato, anche quello del disagio della Roma di oggi.

UN PERCORSO DELLA MEMORIA - Con un ritardo che ha fatto quasi temere il peggio, è salito sul palco Giuseppe Gerace, presidente del II Municipio. “C'è molto da fare per San Lorenzo, e lo sappiamo. Ma vorrei che questo fosse il punto di partenza per riprendere un percorso della memoria - sono le parole di Gerace, - per tutte le altre problematiche del quartiere mi incontrerò proprio questo pomeriggio con Marino”.

NON DIMENTICARE -  Il Vicesindaco ha accolto i fischi della folla: “Fischiate, perché è su quello che non va che noi dobbiamo lavorare”. Poi il discorso è tornato alla memoria del bombardamento: “Sono fiero di avere dei genitori che hanno vissuto quella tragedia e me ne hanno sempre parlato. Non dimentichiamo, perché è la memoria che ci migliora”

IL BUONO DELLA STORIA - Interviene anche l'assessore regionale, Concettina Ciminiello: “I morti parlano e la storia serve a memorizzare e ricordare”. Ma la Ciminiello vuole ricordare anche quanto di buono narra la storia del quartiere, come la prima scuola di Roma frequentata anche dalle donne.

L'ARTICOLO 11 DELLA COSTITUZIONE: NO ALLA GUERRA COME SOLUZIONE - Il presidente dell'Anpi ha voluto ricordare l'articolo 11 della Costituzione, contro la guerra come soluzione ai conflitti. “Ci siamo impegnati molto per questa celebrazione - spiega poi Smuraglia a Romatoday - perché quel bombardamento ha segnato un punto di svolta nella seconda guerra mondiale”. E continua: “Le proteste di oggi sono giuste, ma qui sono fuori luogo. Oggi si ricordano i caduti del 19 luglio 1943”.

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