Colpiti da un fulmine a Garbatella: stavano giocando a polo bike. Resta grave il 29enne
Stefano Masetti resta in prognosi riservata in terapia intensiva al San Camillo. Marco Flori è stato invece dimesso dal Sant'Eugenio
Sul tronco dell’albero colpito dal fulmine c’è un grosso squarcio, sotto il fusto bruciato ancora i segni neri della scarica elettrica con la terra bucata e annerita. Sono le tracce rimaste al parco di piazza Benedetto Brin di Garbatella dove nel pomeriggio di sabato due uomini sono rimasti gravemente feriti dopo essere stati colpiti da un fulmine. Restano gravi le condizioni del più giovane dei due, il 29enne Stefano Masetti, che si trova ancora in terapia intensiva con prognosi riservata all’ospedale San Camillo, scampato al pericolo l’altro ferito, il 44enne Marco Flori, dimesso questa notte dall'ospedale Sant'Eugenio dove era stato trasportato dall'ambulanza del 118.
PARTITA A POLO BIKE - Ancora da accertare esattamente come siano andati i fatti. Secondo quanto ricostruito sino a questo momento dai testimoni i due si trovavano nel parco di via Alberto Guglielmotti con altre due persone. Arrivati con le bici, le porte e tutto l'occorrente i quattro stavano giocando una partita di polo bike, sport uguale al polo con le due ruote a sostituire i cavalli. Sorpresi dal forte temporale che si è abbattuto intorno alle 17:00 hanno cercato riparo sotto un albero dove erano riposte le loro attrezzature (sopra una panchina), poi il fulmine con il 29enne sbalzato in aria dopo essere stato centrato dalla scarica elettrica.
ARRESTO RESPIRATORIO - Dei veri e propri momenti di paura sono stati vissuti dalle decine di persone presenti in quel momento nel parco Brin di Garbatella. Sentito il forte boato e accecati dalla scarica elettrica sprigionata dall’impatto del fulmine con il suolo, sono state decine le telefonate fatte al 118. Arrivati nel volgere di pochi attimi i medici delle ambulanze, diretti dal dottor Livio De Angelis, hanno trovato i due in condizioni gravissime. In particolare Stefano Masetti, che era in arresto respiratorio. Intubato il giovane è stato poi trasportato d’urgenza alla sala rossa dell’ospedale San Camillo dove si trova ancora in terapia intensiva con prognosi riservata. Fuori pericolo come detto Marco Flori, dimesso questa stanotte dal Sant’Eugenio. 
