"Con i lavori per la metro il Colosseo è a rischio crollo"

Enormi buche, di oltre cinquanta metri, in via dei Fori Imperiali. La terra che si apre e frana. E il Colosseo trascinato via. Cancellato per sempre. Non è la sceneggiatura di un film apocalittico. Ma è quanto, stando ad una nota di Italia Nostra Roma, potrebbe accadere nel giro di pochi giorni nella Capitale. 

VIA DEI FORI IMPERIALI RECINTATA - "I lavori per la costruzione della linea C della metropolitana di Roma mettono il Colosseo a rischio", si legge nel dossier dell'associazione presieduta da Carlo Ripa di Meana. Allarme netto, che mette anche un pò di paura. "A giorni verrà recintata un'immensa area su via dei Fori Imperiali - spiega il documentato presentato assieme ai Radicali - per fare sì che la strada venga scavata e svuotata fino a una profondità di cinquanta metri". Lo spazio ricavato sarà quello da destinare alla costruzione della stazione per la nuova Metro. Il rischio, però, secondo Carlo Ripa di Meana è che " i terreni di riporto possano cadere e trascinare a terra il Colosseo".

"STOP AI LAVORI" - Italia Nostra non si ferma qua. In discussione sono finiti anche i costi dell'opera che, a detta dell'associazione, nel 1990 erano il corrispettivo di quasi due miliardi di euro, mentre oggi sono cresciuti in maniera esponenziale. Il presidente, accompagnato da Emma Bonino, Elisabetta Zamparutti e dal candidato a governatore del Lazio, Giuseppe Rossodivita, ha concluso con un appello alla Soprintendenza di Roma. "E' l'ultimo ostacolo prima dell'apertura dei cantieri, però è sottoposta a fortissime pressioni e sta per cedere". Se la Soprintendenza non dovesse dire stop ai lavori, ci penserà comunque Italia Nostra. "Se nessuno denuncerà la violazione della legge, che vieta di iniziare i lavori prima del completamento delle indagini archeologiche, lo faremo noi alla procura della Repubblica". La battaglia sembra essere soltanto all'inizio.