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Cronaca

Paura in un condominio: reclama un debito, poi aggredisce e prova a sfondare porta di casa dell'amico

L'intervento della polizia in una palazzina di Colle degli Abeti. In manette un uomo di 33 anni

C'è un uomo con un'accetta che sta colpendo la porta di un appartamento". Questa la segnalazione arrivata al 112 intorno alle 15.30 di sabato da una palazzina di Colle degli Abeti, periferia est della Capitale. Sul posto arrivano le volanti e trovano un uomo che prova a sfondare il portoncino di un'abitazione di un condominio gridando "Me devi da' 10mila euro sennò ti ammazzo". 

Alla vista dei poliziotti l'uomo, poi risultato avere in mano un cacciavite ed una bottiglia di vetro, e non un'accetta come inizialmente segnalato, apostrofa e insulta gli agenti per poi essere bloccato dagli stessi. 

I poliziotti bussano alla porta presa di mira dall'aggressore e gli apre un uomo di 45 anni. Ascoltato dagli agenti il condomino riferisce di conoscere l'aggressore da qualche anno e che, nel corso della mattinata, aveva ricevuto diversi messaggi nel quale l'amico gli chiedeva aiuto comunicandogli che sarebbe andato a casa sua. 

Intento che si è poi materializzato nel pomeriggio quando l'amico si è presentato a Colle degli Abeti. Aperta la porta, sempre secondo il racconto della vittima, con una vistosa ecchimosi sulla fronte, l'uomo lo avrebbe colpito con una testata al volto reclamando del denaro per un debito della sua ex compagna. Per poi provare ad entrargli in casa. 

Il 45enne riesce a non farlo entrare ed a chiuderlo fuori ma l'amico comincia a prendere a calci e pugni la porta per poi provare a forzarla con il cacciavite. Poi l'arrivo della polizia che ha di fatto messo fine a quanto stava accadendo. 

Identificato in un uomo di 33 anni, con precedenti, i poliziotti hanno quindi eseguito una perquisizione nella sua abitazione all'Esquilino dove hanno poi trovato e sequestrato numerosi medicinali dopanti.

Arrestato con le accuse di tentata estorsione aggravata, resistenza, violenza e minacce a pubblico ufficiale e ricettazione per i medicinali dopanti, il 33enne è stato associato nel carcere romano di Regina Coeli a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. 
 

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