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Cronaca

Ludopatia, Codici: "In regione una proposta di legge per salvare i giovani"

I dati diffusi dall'Agicos per il 2012 sono allarmanti. Giocatori in crescita, l'Italia al secondo posto in Europa per gioco d'azzardo. Il Codici: "Giocano anche i minori. Faremo una proposta di Legge alla Regione"

Cresce la preoccupazione intorno al fenomeno del gioco d'azzardo. Diffuso, ma soprattutto sottovalutato. Sono in pochi a scorgere la dipendenza dietro l'angolo e i più si ritengono invece immuni dalla ludopatia. L'allarme lanciato dal Codici è serio. Nel 2012 i giocatori in Italia sono aumentati nonostante la crisi. Per questo il Codici si è fatto promotore di una proposta di Legge che verrà presentata domani al Consiglio Regionale.

I DATI - Un po' di dati forniti dall'Agicos (gennaio-ottobre 2012). L'anno scorso il fenomeno ha registrato un notevole incremento. La ricchezza ridistribuita ai giocatori è passata da 62 a 70,2 miliardi. In calo i guadagni statali, di ben 4 punti percentuali. Le giocate sono aumentate del 450 per cento, garantendo all'Italia l'argento in Europa per diffusione del gioco d'azzardo. In vetta all'indecorosa classifica, l'Inghilterra. Un giro d'affari di 80 miliardi, vale a dire il 4 per cento del Pil nazionale.

LA PROPOSTA DI LEGGE DEL CODICI - Di fronte a questi numeri, il Codici ha deciso di intervenire con una proposta di legge da presentare in Regione. L'obiettivo è contrastare il gioco d'azzardo, ma soprattutto prevenire le devianze. Per questo sono in progetto alcune iniziative volte al recupero e all'intervento preventivo sui giovani.

ALLARME GIOVANI GIOCATORI - Sono infatti proprio i minori dediti al gioco il perno del problema. Le statistiche segnalano una percentuale sempre maggiore di ragazzi non maggiorenni che riescono ad avere facile accesso a scommesse e schedine altrimenti vietate. Commenta Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale del Codici: “I minori lo ritengono un comportamento socialmente accettato. Da qui l’esigenza e la necessità di portare avanti iniziative volte alla sensibilizzazione del fenomeno e soprattutto alla necessità di rivedere le normative che regolano il settore”.

"IO LA MIA VITA NON ME LA GIOCO" - A tal proposito, l'Associazione in accordo con la Regione, ha avviato negli ultimi tempi l'iniziativa “Io la mia vita non me la gioco”, nell’ambito del Programma Utenti e Consumatori 2011 della Regione Lazio. Circa 500 i ragazzi che hanno preso parte al progetto, tutti in età scolastica dai 10 ai 16 anni. Lo scopo è stato quello di mostrargli da vicino le caratteristiche del gioco compulsivo e d’azzardo, sia legale che illegale.

RISULTATI PREOCCUPANTI - Un esperimento che ha purtroppo confermato l'esistenza di un problema. L'80 per cento dei giovani ha infatti ammesso di avere giocato almeno una volta e di averlo fatto per vincere. Sono soprattutto i ragazzi ad essere attirati dal gioco d'azzardo (l'80 per cento), meno le ragazze (il restante 20 per cento). Il fenomeno prende forma specialmente nelle scuole superiori: solo il 28 per cento dei ragazzi che hanno dichiarato di avere giocato almeno una volta frequenta la scuola media.  

IL FANTACALCIO - Spopola il fantacalcio, in seconda posizione le scommesse sportive: giochi prediletti dai ragazzi; al terzo posto le schedine del gratta e vinci, preferite in genere dalle ragazze. Nonostante i gratta e vinci siano vietati ai minori di 18 anni, sono in molti a potervi accedere comodamente. Tanti addirittura non erano a conoscenza del divieto di vendita ai non maggiorenni.

MINORI GIOCATORI ABITUALI - Sono parecchi i ragazzi che scommettono regolarmente: il 40 per cento. Un dato preoccupante, soprattutto perché è il segnale di come il gioco non sia avvertito come un comportamento pericoloso e di come il rischio di dipendenza sia sottovalutato.

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