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Cronaca Centro Storico / Piazza Navona

Clonatori di bancomat: fermati mentre recuperano l'apparecchiatura da un Atm

A fermarli in flagranza di reato i Carabinieri. I dispositivi erano stati installati in un Atm nella zona di piazza Navona

Uno skimmer, una telecamera,  un congegno elettronico composto da una batteria e un microchip con una scheda di memoria, in grado di memorizzare i codici pin dei dati delle carte. Questa l'attrezzatura con la quale sono stati fermati in flagranza di reato ed arrestati due clonatori di bancomat in Centro Storico.

Sono stati i Carabinieri della Stazione di Roma San Lorenzo, a conclusione di un’attività di indagine ad arrestare, la sera di venerdì 10 maggio, due cittadini bulgari, di 24 e 47 anni, entrambi domiciliati presso un B&B della Capitale, con l’accusa di accesso e detenzione abusivi di codici di accesso al sistema telematico, installazione di apparecchiature atte ad intercettare, impedire o interrompere comunicazioni informatiche e telematiche.

Clonatori bancomat in Centro

Nel primo pomeriggio di ieri, i Carabinieri, nel corso di alcuni specifici controlli del territorio, nei pressi di piazza Navona, hanno notato che in uno sportello bancomat erano stati installati dei dispositivi elettronici composti da uno skimmer, da una telecamera, e da un congegno elettronico composto da una batteria e un microchip con una scheda di memoria, in grado di memorizzare i codici pin dei dati delle carte, digitati dagli ignari turisti e cittadini che effettuavano operazioni all’ATM. E’ stato così predisposto un apposito servizio di osservazione al fine di identificare gli autori dell’illecito.

VIDEO | Clonatori di bancomat all'opera 

Poche ore più tardi i due arrestati, inconsapevoli di essere monitorati a breve distanza dai Carabinieri, si sono avvicinati al bancomat per riprendersi i congegni installati e i militari sono entrati in azione, bloccandoli. Successivamente i militari hanno effettuato delle perquisizioni nell’auto e nella stanza a loro in uso rinvenendo un computer portatile, alcuni attrezzi tra cui lastre artigianali per estrarre gli skimmer, del nastro biadesivo e delle forbici. Tutto il materiale rinvenuto è stato sequestrato e catalogato in attesa di essere versato in Tribunale.

I due dopo l’arresto sono stati foto segnalati e trattenuti in caserma, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa del rito direttissimo.

Per evitare spiacevoli sorprese sui sito web dei Carabinieri è possibili leggere alcuni consigli tematici. Come consigliano i militari dell'Arma. Presso gli sportelli bancomat, prima di qualsiasi prelievo:

verificate che nelle immediate vicinanze non vi siano persone ferme in atteggiamento sospetto; accertatevi che sullo sportello non siano state applicate apparecchiature posticce, controllando, ad esempio, la fessura ove viene inserita la carta (per l'eventuale presenza di skimmer, fili o nastro adesivo sospetto) oppure l'aderenza della tastiera al corpo dello sportello (verificando che non vi siano due tastiere sovrapposte) - queste applicazioni, è bene ricordarlo, non inficiano l'operazione da svolgere, per cui al termine della stessa non potremo neppure accorgerci della duplicazione del nostro codice; controllate che non vi siano fori anomali all'interno dello sportello (specialmente sul lato superiore), ove potrebbero trovare eventuale alloggiamento microtelecamere (queste non superano il mezzo centimetro di diametro); qualora abbiate il sospetto che lo sportello sia stato manomesso chiamate il "112".

Durante l'operazione di digitazione del vostro codice, utilizzate una protezione "visiva" (anche l'altra mano, ben collocata, o il portafogli stesso possono essere sufficienti) che renda effettivamente difficoltoso, per potenziali "spioni", prendere conoscenza del codice attraverso microtelecamere in precedenza installate.

Qualora al termine dell'operazione non vi venga restituita la carta, è buona norma chiamare subito il numero verde per bloccarla.
 

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