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Cronaca Centro Storico / Via Vittorio Veneto

Estorsione al Cafe de Paris: condanne ridotte in appello per il clan Rinzivillo

I fatti riguardano una tentata estorsione da 189mila euro. Trentasei le persone raggiunte dalle misure cautelari nell'ottobre del 2017

Condanne ridotte e un'assoluzione a Roma al processo di secondo grado che vedeva imputato fra gli altri il presunto boss siciliano Salvatore Rinzivillo. La Corte di Appello ha condannato Rinzivillo, ritenuto capo della mafia siciliana di Gela a 10 anni e 8 mesi di carcere: in primo grado, in rito abbreviato, era stato condannato a 15 anni e 10 mesi.

I fatti riguardano una tentata estorsione da 189mila euro contro il titolare del rinomato 'Cafe' Veneto', nella centralissima Via Veneto della Capitale e il tentativo di condizionare la gestione di forniture nell'ambito del mercato ortofrutticolo di Roma attraverso il Centro Agroalimentare di Guidonia. 

A questo seguirono gli arresti, il 4 ottobre 2017, di Rinzivillo, insieme con altre 36 persone. I giudici hanno assolto per non aver commesso un'altra delle persone arrestate. Confermata l'assoluzione del primo grado per un terzo uomo. 

Pene ridotte anche per altre tre persone. Coinvolti nei fatti figurano anche due appartenenti alle forze dell'ordine,  che sarebbero stati impiegati dal boss per l'acquisizione illecita di notizie attraverso l'accesso abusivo alle Banche Dati in uso alle Forze di Polizia. Ridotta la condanna da 4 anni e mezzo a 3 anni ed 8 mesi per uno dei due, per il collega, come per tutti gli altri imputati è in corso il processo ordinario di primo grado.  

Le indagini fecero emergere come il gruppo criminale aveva provato anche a condizionare la gestione di forniture nell'ambito del mercato ortofrutticolo di Roma attraverso il centro Agroalimentare di Guidonia.
 

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