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Cronaca Civitavecchia

Civitavecchia, allarme pendolari: "Turisti in vacanza all'assalto dei Vivalto"

Con l'arrivo della stagione estiva, tornano i turisti. I treni dei pendolari già affollati durante l'anno sono assaliti dai "crocieristi" in gita a Roma. Il disagio di Civitavecchia e degli utenti del trasporto pubblico

Pendolari frustrati. Con l'estate i turisti invadono la Capitale e con lei i vagoni già straripanti. E' Civitavecchia, ancora una volta, a lamentare il disagio. Da anni, i cittadini, il Comune e i delegati al pendolarismo si rivolgono inutilmente alla Regione. Tante le promesse: pochi i risultati.

2 MILIONI E MEZZO DI TURISTI - Ogni anno sbarcano due milioni e mezzo di turisti. La maggior parte ne approfitta per godersi, tra un bagno e l'altro, una visita alla Città Eterna. Ma le compagnie private degli armatori costano parecchio, e in tempi di crisi sborsare 100 euro a persona diventa oneroso (Una famiglia di quattro persone arriverebbe a spendere per qualche ora sul suolo romano quasi mezzo migliaio di euro). Molto più abbordabile il trasporto pubblico.

"VACANZE ROMANE" - Qui sorge il problema. L'ondata di turisti in gita a Roma si riversa su treni già sovraffollati. Parliamo dei Vivalto su cui si discute da tempi immemorabili. Sono due mesi che i pendolari attendono i treni a sei vagoni: i Vivalto continuano a circolare nella loro forma ridotta a quattro carrozze. I "crocieristi" aggiungono un problema al problema, occupando posti già “contati”. Ogni mattina, tra le 7 e le 10, e ogni sera, dalle 15.30 alle 17.30. Questi gli orari di spostamento dei turisti: e dei lavoratori pendolari.

ARRIVI E PARTENZE - Ad aggravare ulteriormente la situazione, i turisti in arrivo o in partenza. Già. Perché non esistono linee dirette che li portino dalle stazioni a Civitavecchia e viceversa: “tutti i treni passano per Termini”. Quindi treni sovraffollati di pendolari, turisti: e valigie

STAZIONE TURISTICA O AUMENTO DELLE CORSE - Amedeo Caravani, delegato comunale al pendolarismo, ci spiega che “Ci sarebbero due possibili soluzioni: l'incremento del numero di corse dei treni oppure la creazione di una stazione marittima ad hoc per il trasporto turistico”. Entrambe le ipotesi si infrangono di fronte a due classici ostacoli all'italiana: i soldi e la cattiva qualità delle ferrovie.

PROBLEMI INSORMONTABILI - “I soldi in realtà ci sarebbero - sostiene Caravani - ma non si sa  perché non vengono spesi per queste cose”. L'altro problema è appunto il cattivo stato in cui versano gli impianti ferroviari: “I nostri treni non sono come quelli che hanno in Germania” commenta il delegato comunale. Impossibile dunque incrementare le corse su binari dissestati e con mezzi precari. Impossibile anche sovraccaricare i binari con l'aggiunta di “corse turistiche”, che andrebbero evidentemente ad usufruire delle stesse rotaie su cui viaggiano i vagoni pubblici. “Il problema è la compatibilità delle tracce. Ripensare al piano orario”. Ma si tratta ugualmente di un progetto destinato a scontrarsi con le esigenze orarie dei turisti, non dissimili da quelle dei pendolari residenti a Civitavecchia e negli altri Comuni FL5. Anche le tanto richieste linee dirette Civitavecchia-Roma restano miraggi.

ASSESSORE 'TUTTOFARE' (o 'NULLAFACENTE') - Appare scoraggiato Amedeo Caravani: “Dopo mille tavole rotonde, ora sono parecchio frustrato. La Regione, che dovrebbe preoccuparsi di questo genere di cose, non fa nulla. Anzi. Ora il nuovo assessorato per risparmiare ha messo in mano alla stessa persona mobilità, ambiente, urbanistica, rifiuti... Come può una sola persona occuparsi di tutte queste cose? Delega? Ma che potere decisionale può avere un delegato?”.

Una priorità non all'ordine del giorno, il pendolarismo.

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