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Cronaca Centro Storico / Via del Corso

Cinema abbandonati, il Metropolitan in via del Corso: "Indimenticabili le proiezioni in lingua"

Ecco una delle 13 video-inchieste sui cinema 'fantasma' realizzate da 120 studenti del primo anno della Facoltà di Architettura de La Sapienza

La sua storia è quasi centenaria e la collocazione è centralissima. Stiamo parlando del cinema Metropolitan  di via del Corso 7, a due passi da Piazza del Popolo, aperto per la prima volta nel 1911 con il nome di Cinema Teatro America quando ancora “secondo i toponimi dell'epoca via del Corso si chiamava Umberto I” e chiuso il 29 dicembre del 2010.

Continua con questa sala il viaggio degli studenti della Facoltà di Architettura de La Sapienza al primo anno del corso di laurea in 'Gestione del Processo Edilizio” tenuto dal professor Silvano Curcio di cui abbiamo presentato il progetto di indagine sui 'cinema abbandonati'. Il gruppo di lavoro per il Metropolitan è stato diretto da Chiara Mastrodonato.

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La ricostruzione storica effettuata da parte del gruppo di studenti di Architettura sulla base di alcuni documenti dell'epoca, dopo l'apertura nel 1911 come Cinema teatro America e una successiva riapertura come Cinema Gioia nel 1923, la vera e propria storia del Metropolitan inizia poco dopo l'epoca fascista nel 1948 anno in cui viene inaugurato con il nome che ha poi mantenuto fino ad oggi. Le immagini video dell'Istituto Luce riportano le fasi della sua costruzione, la grande attesa per la realizzazione del cinema unita all'esaltazione dell'epoca di fronte alla 'fusione di ferro e cemento'.

Dalle immagini in bianco e nero dell'epoca, a quelle combattive dei lavoratori dei sindacati di base che si oppongono al progressivo smantellamento del settore e a un gruppo di precari che per rivendicare il loro “Giù le mani dalla cultura” lo occuparono simbolicamente. Gli abitanti intervistati si rassegnano a un centro storico invaso da esercizi commerciali e ricordano con piacere quando la sala, ristrutturata nel 2000, “proiettava molti film in lingua originale e il cinema si riempiva di stranieri che vivono a Roma”.

Ora, in quello spazio così centrale e rinomato, può finirci una catena di grandi marchi di moda o un centro commerciale. Made in Italy e artigianato di qualità o marchio straniero 'mordi e fuggi' che vende abiti a basso prezzo, quel che sembra certo è che il futuro di quello spazio non dipenderà da chi fino ad oggi è stato abituato a chiamare quello stabile in via del Corso 7, Cinema Metropolitan.

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